CdS - WM vede l'ombra del condottiero Sinisa

Passato, presente e futuro delle panchine di Inter e Sampdoria si incrociano stasera a San Siro. Da una parte ci sarà Walter Mazzarri, il cui domani nerazzurro è messo in dubbio da un inizio di stagione complicato; dall’altra Sinisa Mihajlovic, idolo della Genova blucerchiata e capace di fermare anche la Roma. I due tecnici sono entrambi ex, scatenano reazioni diverse nel pubblico di San Siro e soprattutto sono al centro di voci per quel che riguarda il loro domani. Con l’Inter sullo sfondo. Perché se Mazzarri non riuscirà a confermare la squadra in Europa al termine del campionato, molto probabilmente sarà esonerato nonostante un contratto fino al 2016. E negli exit poll per il suo sostituto, il serbo è in testa, seguito a distanza da Simeone. Sinisa piace per i risultati che sta ottenendo, per il gioco che fa esprimere alla sua formazione, per la sfrontatezza nel dare fiducia ai giovani e per il carattere da leader. E’ un condottiero. Tutto questo gli veniva riconosciuto sia da difensore sia da vice di Mancini e il popolo interista non lo ha dimenticato.

Mazzarri nel 2008-09 ha quasi riportato la Samp a vincere un trofeo (ultimo nel 1993-94), ma ha perso la finale di Coppa Italia contro la Lazio, mentre Mihajlovic all’Inter ha trionfato sia come giocatore sia come vice allenatore. Sinisa arriva alla sfida di stasera con 4 punti di vantaggio in classifica e schiererà quel Soriano che al ds Ausilio piace tantissimo per l’Inter del futuro. Walter invece è chiamato a confermare i progressi contro Napoli e Cesena. Sull’accoglienza che riceveranno dal Meazza c’è poco da immaginare: per Mazzarri i fischi di alcuni settori dello stadio al momento della lettura delle formazioni stanno diventando una sgradevole abitudine. Mihajlovic invece è sempre stato applaudito quando è tornato a San Siro alla guida di altre squadre e tutto lascia pensare che sarà così anche stavolta. Thohir difficilmente si farà influenzare dalle reazioni del pubblico, ma i suoi collaboratori gli hanno parlato bene del serbo che guarderà con attenzione davanti alla tv, nella notte di Giacarta.