Nel corso del suo intervento per la consegna del premio Fortunato De Agazio, Piero Ausilio ha ripercorso anche la sua lunga storia nella dirigenza nerazzurra fino ai giorni nostri, quelli contraddistinti da due colpi di assoluto valore come Lautaro Martinez e Marcus Thuram: "Anche io ho fatto degli errori, preso qualche calciatore sbagliato. Si parla di un gruppo di lavoro, io non sono solo, ho la fortuna di avere persone che lavorano con me, brave e qualificate. All'Inter ci sono osservatori in giro per l'Italia e per il mondo a vedere calciatori. Il colpo migliore? Oggi verrebbe facile dire quelli che abbiamo davanti a tutti. L'operazione Thuram è fantastica, dal punto di vista economico ma soprattutto tecnico per quello che sta dimostrando, e anche per la velocità che ci ha messo a imporsi. Di fianco a lui gioca il capitano, Lautaro: considero anche questa un'operazione fantastica. Per le cifre che girano oggi, un attaccante di questo livello lo abbiamo pagato molto poco. Una trattativa dura. Decisi una cosa strana: presi un aereo venerdì, il giocatore di fatto era già dell'Atletico Madrid, e decisi di partire all'ultimo. Mi dissi: 'O firma e torno con il giocatore, o lo lasciamo andare'. Andai a Buenos Aires 3 giorni, alla fine lo feci firmare, ma quella domenica c'era la partita dell'Inter contro il Crotone, perdemmo 2-1, non ti dico quante gliene ho mandate...".

C'è pure un pensiero per quello che rappresenta un rimpianto importante: "Sicuramente Bremer. Era un giocatore su cui eravamo decisamente in vantaggio. Diciamo così, di più non posso dire. Poi vennero a mancare le risorse e il giocatore fu anche pagato tanto. Pur avendo un vantaggio con giocatore e Torino, decidemmo di non proseguire perché i costi a quel punto erano eccessivi".

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Sezione: Focus / Data: Ven 15 dicembre 2023 alle 22:05 / Fonte: Sky Sport - TMW
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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