José Mourinho, allenatore del Fenerbahce, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Canal 11 per parlare anche del suo futuro. "In Turchia non ho vinto, ma voglio continuare. Ho ancora tanto da dare", ha annunciato.  Poi lo Special One ha parlato di come è cambiato il calcio e di come sono cambiati anche i protagonisti. "Oggi il migliore non è più chi vince, ma chi sa costruire meglio la propria immagine - le sue parole -. Essere allenatori è diventato più difficile. La preparazione è diversa, il gioco è cambiato, i media hanno un ruolo centrale. Oggi servono buone relazioni pubbliche: il calcio si nutre di percezioni, non di risultati". "Ci sono allenatori che dicono 'sono morto con la mia idea'. Ma se muori con la tua idea, sei uno stupido. Bisogna adattarsi ai giocatori che si hanno - ha aggiunto -. La Premier? Nel 2004 siamo arrivati solo io e Benítez, entrambi campioni europei. Ora arrivano tecnici sconosciuti che non hanno vinto nulla. Si preferisce chi sa vendersi, non chi sa vincere".

Nelle sue dichiarazioni, c'è anche una battuta sarcastica sul Mondiale per Club fresco di conclusione: "Mi ha ricordato le partite che giocavamo negli Stati Uniti con il Real Madrid o l'Inter. Sembra più una tournée estiva che una competizione d'élite. Questo titolo è importante solo per il Chelsea, che venderà un sacco di maglie con quel trofeo sulla manica". 

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Mer 23 luglio 2025 alle 17:37
Autore: Raffaele Caruso
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