Prendendo spunto dal primo Mondiale per Club a 32 squadre che si sta disputando in questi giorni negli Stati Uniti d'America, il giornalista Gianluca Rossi ha voluto ricordare l'ultima successo di un'italiana, l'Inter, nella competizione, quando il format era ridotto. Una vittoria arrivata in finale grazie al 3-0 imposto al Mazembe, un risultato su cui mise la firma anche Jonathan Biabiany: "Ricordo sempre con molto piacere quel giorno, rimarrà sempre nel mio cuore e nella mia testa - le parole del francese -. E' stato uno dei trofei più importanti della mia carriera, ebbi anche la fortuna di fare gol. Non dovevo neanche esserci al Mondiale perché venivo da un infortunio. E' stato incredibile: sono entrato, ho fatto gol e ho potuto festeggiare con i compagni. La Coppa del Mondo per Club ce l'ho tatuata sul braccio. All'Inter auguro sempre il meglio, spero sia un anno ricco di successi e che possa vincere il Mondiale per Club". 

L'esultanza dopo il gol di Eto'o era una presa in giro a Benitez?
"Mi ricordo l'esultanza, era una cosa tra Materazzi ed Eto'o. Io non ho mai capito a cosa si riferisse, non chiesi nulla perché ero giovane". 

Senti ancora qualche ex compagno dell'Inter,
"Sento ancora Mariga, ogni tanto Santon e Obi. Ci siamo un po' persi, anche per il fatto che ora io vivo all'estero".  

Cosa pensi dell'Inter di adesso?
"L'Inter aveva tutto per fare un anno meraviglioso, è stata vicina a fare il Triplete ma alla fine non ha vinto nessun trofeo. Questa è la cosa più amara che rimane, ma la stagione è stata buona. Poi è chiaro che i tifosi vogliano vincere, quindi da questo punto di vista c'è delusione".

Cosa ne pensi di Chivu?
"Ho avuto la fortuna di giocare con lui, era già un allenatore in campo. E' giovane, ma conta poco se uno è bravo. Ha l'Inter nel cuore e nel sangue". 

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Sezione: Copertina / Data: Gio 19 giugno 2025 alle 12:28
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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