Nella storia del calcio mondiale un posto gli sarà sicuramente riservato. Per sempre. Lui, che tra Londra, Torino e Milano ha dettato legge in mezzo al campo, diventando uno dei migliori centrocampisti che questo sport ricordi, ha creato un nuovo modo di intendere il ruolo, sommando la classe del campione alla personalità del leader, per diventare poi leggenda con la vittoria del Mondiale 1998 e l'Europeo 2000 con la Nazionale francese. Trionfi e successi anche nella Milano nerazzurra, dove conquista 3 campionati e 2 supercoppe italiane tra il 2006 e il 2010, prima di approdare in Premier League per vestire la maglia del Manchester City. Club che il 14 luglio 2011 annuncia il suo ritiro dal calcio giocato.​

Per considerare l'attualità di casa Inter FcInterNews ha intervistato in esclusiva l'ex centrocampista e attuale allenatore dell'Under 19 e 21 dei Citizens Patrick Vieira. Semplicemente, un 'Fuoriclasse del Calcio'.

Kondogbia è un nuovo giocatore nerazzurro: è un azzardo dire che può diventare il suo erede?
"Non è facile rispondere a questa domanda, non so se diventerà il nuovo Vieira. Posso dire che mi piace tantissimo come giocatore e altrettanto come persona. È un bravissimo ragazzo, è molto educato e ha la testa sulle spalle. Ripeto, è un grande giocatore e sono sicuro che farà benissimo a Milano con la maglia dell'Inter".

L'Inter è il club ideale per diventare ancora più forte?
"Certamente, poi c'è un grande allenatore come Mancini che conosco molto bene. Geoffrey ha fatto la scelta migliore e con l'Europeo all'orizzonte disputerà una grande stagione in Serie A".

Si parla molto anche di Imbula: come lo descriverebbe?
"Anche lui è un giocatore molto giovane e, come Kondogbia, mi piace veramente tanto. Ha quella qualità necessaria per poter essere importante anche in avanti. Fisicamente ha doti importanti, può segnare e fare assist per i compagni. Lui, Geoffrey e Pogba sono tra i migliori talenti del calcio francese".

Imbula e Kondogbia potrebbero giocare insieme?
"Assolutamente sì, non avrebbero alcun problema di coesistenza. Imbula è molto disciplinato a livello tattico, è molto organizzato ed è estremamente utile per l'equilibrio della squadra, mentre Kondogbia può spingersi in avanti e sprigionare la propria potenza fisica. Certo, potrebbero tranquillamente giocare insieme".

Lei ha lavorato, e vinto, proprio insieme a Mancini: riuscirà l'allenatore jesino a riportare la squadra ai livelli che le competono?
"Dipenderà molto dai giocatori che avrà a disposizione, per fare bene servono uomini importanti. Il Mancio è sicuramente l'uomo giusto per riportare l'Inter in alto".

Qual è il giocatore nerazzurro che ammira maggiormente?
"Kovacic mi piace veramente tanto, ma non posso dimenticare anche Icardi. Nonostante l'età è già un attaccante decisivo"

Si è parlato molto di un possibile arrivo, che oggi sembra ormai tramontato, di Yaya Touré all'Inter: per quale motivo l'affare non si è concretizzato?
"Questi sono discorsi di cui non sono a conoscenza, quindi non mi trovo nella posizione di poter rispondere. Sicuramente, come detto prima, ho lavorato con Mancini e voglio ripetere che è sicuramente l'uomo adatto per riportare l'Inter al top".

Infine il campione francese riserva un saluto al calcio italiano: "Sono stato veramente benissimo in Italia. L'occasione di aver giocato in Serie A mi ha fatto crescere tantissimo".

Sezione: Esclusive / Data: Mer 24 giugno 2015 alle 19:47 / Fonte: Intervista di Francesco Fontana
Autore: Redazione FcInterNews.it
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