Il tabù continua. L'Inter non vince in casa, manca ancora la vittoria a San Siro. Ma non chiamatela maledizione, perché non si tratta di sfiga ma di una logica conseguenza di quanto visto in campo. D'altronde non può essere un caso che l'Inter non sia riuscita a vincere contro Hajduk, Vaslui, Roma, Rubin e Siena. Cinque partite non sono sicuramente episodi sporadici, sono ormai una costante. E Stramaccioni deve correre ai ripari, con l'obiettivo di ripartire da Verona, sperando che almeno continui il periodo positivo in trasferta. Contro il Chievo può essere la partita della svolta, come lo è stata in passato. Abbassare la testa o rialzarsi. Con Benitez era arrivata una sconfitta pesante, ma con Mourinho la nuova Inter lanciata verso il triplete riuscì a vincere. Vinse anche l'Inter di Ranieri con Milito e Samuel, una vittoria che può essere di buon auspicio. Sarà sicuramente una nuova Inter, anche se ci sono pochi giorni per preparare la partita. Ma Stramaccioni cambierà.

L'attuale momento negativo dell'Inter ha probabilmente una causa. Manca equilibrio, la squadra non riesce a sostenere tre giocatori offensivi che rientrano poco. In estate però, dopo aver cercato un esterno per il 4-2-3-1, si è deciso di puntare su un 4-3-1-2 o 4-3-2-1, costruendo una rosa con giocatori con le caratteristiche adatte. Dopo la sconfitta col Siena Stramaccioni deciderà probabilmente di cambiare pagina. Già lo sapeva, si era visto a Torino: il mister era consapevole che la squadra aveva bisogno di equilibrio. Però contro il Siena ha voluto provare, forse per l'ultima volta, di far coesistere Sneijder, Cassano e Milito, almeno con questo modulo. Il tentativo è fallito, la colpa ovviamente non è solo dei tre davanti (orfani anche di Palacio, che qualche gol importante poteva portarlo). Certo, Cassano va a sprazzi mentre Sneijder e Milito (lontano dalla forma migliore) potrebbero fare di più. Ma il centrocampo, con Cambiasso, non riesce a supportare tutto il lavoro di contenimento, così anche i terzini rimangono scoperti e vanno in difficoltà. Andrà probabilmente rivista anche la posizione di Gargano davanti alla difesa. Contro il Siena, poi, dal 10' del secondo tempo, Cambiasso e Gargano non potevano garantire da soli la copertura necessaria, l'Inter era scoperta al contropiede che puntualmente si è verificato. L'Inter ha attaccato, è vero, ma senza idee precise e in modo ancora troppo confusionario. Pereira andava sul fondo ma non aveva una prima punta da servire con la testa, sono ancora troppe le soluzioni individuali dei giocatori offensivi. Il Siena, ma anche il Rubin, non sono stati sfortunati, hanno giocato la loro partita, trovando il gol in contropiede ma assolutamente senza difendersi per 90 minuti.

La soluzione sembrerebbe molto semplice. L'Inter, già a partire dalla partita di mercoledì, dovrà scendere in campo da subito con grinta e determinazione per mettere la partita sui binari giusti dai primi minuti. Trovando il gol del vantaggio e gestendo la partita. In tutte e cinque le non vittorie casalinghe, è stata la squadra ospite a passare in vantaggio. Non può essere un caso, non possono essere 'due occasioni', Stramaccioni dixit. E di certo non si può dire che l'Inter abbia giocato bene: il Siena non è di certo migliore dei nerazzurri ma con organizzazione, corsa e grinta ha portato a casa i 3 punti. L'Inter dovrà essere più coperta, più equilibrata e più cattiva. Partire a mille, passare in vantaggio e gestire il risultato: giocando da grande squadra, ma con corsa e umiltà. E' la ricetta giusta su cui Stramaccioni sta lavorando per guarire l'Inter. L'Inter cambierà, l'obiettivo finale è la difesa a tre. Forse passando per il 4-4-2 (o 4-4-1-1), un modulo che fa storcere il naso ai tifosi ma che è assolutamente necessario. Bisogna vedere se per la nuova Inter che sta nascendo ci saranno gli interpreti giusti, soprattutto per affrontare campionato ed Europa League. Stramaccioni vuole iniziare una nuova strada, sarà importante seguirlo e soprattutto non fare passi indietro. Anche i troppi cambiamenti, di modulo e di interpreti, sono una delle cause di questi risultati negativi. L'Inter è pronta a cambiare, Stramaccioni prende in mano il timone: è tempo di invertire la rotta...

Sezione: Editoriale / Data: Lun 24 settembre 2012 alle 00:01
Autore: Guglielmo Cannavale / Twitter: @guglicannavale
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