E' tornata l'idea della Superlega. E' notizia fresca: vista la difficile situazione finanziaria, i club europei hanno pensato di rispolverare un progetto già presentato negli anni '90, quello del grande campionato europeo per club, ma stavolta con due varianti. La prima è che questo torneo andrebbe sotto l'egida dell'Uefa, e non di un organismo "scissionista", creato ad hoc; la seconda è che sarebbe strutturato secondo la logica dei campionati nazionali, con tre serie, denominate "A", "B", e "C", da 20 o 22 squadre l'una, che prevedono un sistema di promozioni e retrocessioni da una categoria all'altra.

Un'idea stuzzicante, che potrebbe partire, stando alle prime ipotesi formulate da "France Football", nel 2012, e che ha già trovato l'appoggio di alcuni club europei come Milan, Lione, Manchester United, Real Madrid, Barcellona e Inter. GIà, l'Inter, forse la squadra che potrebbe accogliere con tutta la gioia del caso l'eventuale approvazione di questo progetto nell'ambiente nerazzurro. Perché potrebbe rivelarsi come una medicina sorprendentemente benefica  per curare il male  di cui la Beneamata soffre da troppi anni: il mal d'Europa.

Il perché di questa tesi è presto detto: se è vero come è vero che l'Inter continua a soffrire le gare dentro o fuori, cosa che puntualmente accade ogni anno sul palcoscenico europeo, è altresì cosa nota che i nerazzurri, quando si parla di lunghe distanze, son capaci di esaltarsi come pochi club al mondo. E allora, quale migliore occasione di una Champions strutturata sul modello del campionato italiano, una corsa a tappe dove, più dei "dettagli" come ha detto Mourinho, contano la continuità di rendimento e la tenuta atletica e psicologica. Ovviamente, a fine girone sono previsti i playoff, per cui il modello diventa più assimilabile al campionato di pallacanestro, e il problema probabilmente si riproporebbe. Ma un andamento regolare così come avviene in campionato risulterebbe comunque fondamentale, per godere dei massimi vantaggi possibili al momento di iniziare gli scontri diretti.

All'Inter viene rimproverato insomma di non riuscire a essere "cannibale" come Eddy Merckx, corridore capace nella sua carriera di vincere oltre 500 competizioni, corse in linea o gare a tappe esse fossero state. Però sa essere micidiale nei grandi giri, e se anche la Champions si tramutasse in una Superlega a tappe probabilmente le chances di conquistare anche la maglia rosa europea aumenterebbero esponenzialmente. 

Sezione: Editoriale / Data: Mer 18 marzo 2009 alle 09:00
Autore: Christian Liotta
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