Hakan Calhanoglu contro il Porto è stato per la terza volta in questa edizione della Champions League il miglior giocatore in campo, almeno secondo la UEFA, che ha premiato il turco come mvp. 
Effettivamente la prestazione dell’atleta è stata di alto livello, come sempre o quasi, da quando veste la casacca dell’Inter.

Sui social però – anche tra bravissimi colleghi evidentemente tifosi del Milan che talvolta ragionano da fans – si continuano a sminuire le prestazioni del centrocampista o, in alcuni casi, si attacca l’uomo nella sua sfera privata.
Sinceramente è una situazione che non mi piace. Diciamo sempre di stemperare gli animi, ma con Calha pare impossibile farlo. Certo, capisco perfettamente che pure alcune sue dichiarazioni non siano piaciute al popolo rossonero (quelle del Karma tanto per intenderci), però su altre si costruisce davvero un sistema poco simpatico. È passato sull’altra sponda del Naviglio per guadagnare “solo” 500 mila euro in più? Sì, ma pure perché il calciatore pensava che con l’Inter avrebbe avuto maggiori possibilità di vittoria, in Italia e all’estero.

L’anno scorso il Milan ha vinto lo Scudetto (complimenti ai rossoneri) e non vedo quindi alcun rivincita più bella di sbattere in faccia davanti ad un tuo ex, i successi del presente. Gli sfottò sono giustissimi, ma fermiamoci lì. Altrimenti si trascende. E le opinioni – in caso di ambito lavorativo – non sono più oggettive, ma dettate dalla fallacità della soggettività e dell’emozione del momento. Si può sostenere qualsiasi tesi, sempre con educazione, e soprattutto senza la frustrazione dell’amato che si sente ancora tradito, quello che quindi usa epiteti poco carini verso l’ex a cui aveva voluto particolarmente bene. Cosa avrebbero dovuto dire i tifosi dell’Inter nello scambio Coco-Seedorf? L’olandese è stato un protagonista determinante del Milan di Ancelotti, ma nessun nerazzurro si permetterebbe mai di criticare, a livello sportivo, la bravura del professore olandese.

Va bene, le situazioni sono diverse, ma la questione di fondo è la stessa: si può eccellere e diventare un beniamino della squadra rivale anche senza essere insultati ieri, oggi e domani. Adesso poi che si è infortunato, esultare per lo stop del turco è una cosa che non sta né in cielo, né in terra. È antisportivo e di chi ha una mentalità piccola, piccola. Specificato questo, adesso il play nerazzurro tornerà ad essere senza se e senza ma Brozovic. Alcuni media lo hanno già venduto e definitivo finito, non vedo l’ora che Marcelo possa dimostrare il proprio valore. Sia per il bene dell’Inter, che per confutare le ennesime fake news sul conto del croato. E non dimentichiamoci di Asllani. Ho seguito Polonia-Albania dal vivo e l’ex Empoli mi ha fatto davvero un’ottima impressione. Nei primi 20 minuti non ha sbagliato nulla, poi ha perso una palla sanguinosa e i padroni di casa avrebbero potuto segnare. Scampato il pericolo, testa alza, due gol sfiorati e un tocco di palla che a volte sembra una carezza. Nel calcio può succedere di tutto (tanto che nel secondo tempo Kristjan è calato ed è stato sostituito), ma per me resta uno potenzialmente fortissimo. Uno su cui puntare anche adesso.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 31 marzo 2023 alle 00:00
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
vedi letture
Print