Opinione personale. L'Inter per settantacinque minuti in apnea a San Sebastian, non ha sottovalutato la Real Sociedad. L'Inter di San Sebastian si è sopravvalutata dopo la cinquina rifilata nel derby ai malcapitati dirimpettai cittadini. La storia dei troppi cambi, sempre a mio avviso, regge poco anche se in attacco al momento Marcus Thuram non sembra sostituibile.

Simone Inzaghi ha schierato giocatori che sino a pochi giorni prima dell'esordio stagionale in Champions League, erano considerati dai più dei titolari aggiunti e con tale rosa a disposizione, il mister ha il diritto, nonché il dovere, di chiamare in causa forze fresche quando si gioca ogni tre giorni. Poi è sempre il campo che esprime il responso definitivo e in terra basca abbiamo visto come chiunque possa metterti in grande difficoltà, specialmente nell'Europa che conta, se non scendi sul “verde” con il giusto spirito, ma con una fastidiosa puzza sotto al naso che non appartiene al dna nerazzurro.

È sacrosanto sentirsi forti dopo una finale di Champions raggiunta, è normale volare su una nuvola avendo centrato quattro vittorie senza se e senza ma nelle prime quattro giornate di campionato. Ma non è da grande squadra pensare che ora tutto possa arrivare per grazia ricevuta, la forza indubbia della Beneamata deve essere dimostrata ogni volta con i fatti, a prescindere da quello che poi sarà il risultato finale. L'Inter non ha perso a San Sebastian contro un avversario che sembrava morso dalla tarantola, perchè ad un certo punto ha iniziato a giocare a pallone e non a specchiarsi come aveva invece colpevolmente fatto per settantacinque minuti. Per la reazione che ha portato al gol di Lautaro Martinez hanno certo contribuito gli ingressi di Thuram, Dimarco, Frattesi e dello stesso Sanchez, ma è stato il cambio di marcia a livello mentale a garantire un prezioso pareggio che, se la partita fosse durata qualche minuto in più, si sarebbe trasformato in una clamorosa vittoria.

La prima brutta partita dell'Inter in questo inizio di stagione ha comunque regalato a Simone Inzaghi e ai tifosi nerazzurri qualche importante indicazione. La più positiva riguarda il portiere. Yan Sommer, nonostante il pedigree già parlasse a suo favore, doveva convincere chi pensava che non ci fosse più vita senza il pur bravo André Onana. Onana che non smetteremo mai di ringraziare per le parate, le giocate con i piedi e i sorrisi con cui ha contribuito a trascinare l'Inter a Istanbul. Sommer doveva solo attendere il momento opportuno per dimostrare anche in nerazzurro l'indubbio valore già mostrato nel Bayern Monaco e con la Nazionale svizzera. E il momento è arrivato a inizio ripresa della sfida di San Sebastian, quando il portierone nerazzurro ha compiuto una parata monumentale sul colpo di testa di Oyarzabal. Senza quella prodezza la Real Sociedad sarebbe andata sul 2-0 a favore con tutte le conseguenze del caso. Altro giro, altra corsa.

È iniziato il tour de force che costringe a scendere in campo ogni tre giorni con l'obiettivo vittoria imprescindibile per una squadra come l'Inter. Domani all'ora di pranzo si va ad Empoli contro un avversario già disperato, calcisticamente parlando. I toscani hanno collezionato quattro sconfitte in quattro gare, nemmeno un gol segnato. L'impietoso 7-0 subito all'Olimpico contro la Roma, ha costretto l'appassionato presidente Corsi a esonerare quel Paolo Zanetti, artefice della tranquilla salvezza nella scorsa stagione. Per la terza volta in carriera a Empoli è arrivato Aurelio Andreazzoli, vecchio conoscitore di tattiche imbriglia-grandi. Per i toscani si prevede un cambio di modulo e la massima responsabilizzazione del giovane talento Baldanzi, trequartista in grado di aumentare la pericolosità di un attacco finora inesistente.

L'Inter, a prescindere dalla formazione che deciderà Inzaghi, dovrà solo giocare con la consapevolezza di essere forte, ma con l'umiltà, come scritto in precedenza, di chi sa che ogni traguardo vada conquistato con il sudore che un torneo lungo come il campionato di serie A impone. Dopo la cinquina nel derby, metti la quinta Inter.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 23 settembre 2023 alle 00:01
Autore: Maurizio Pizzoferrato
vedi letture
Print