Ed ecco, alle 23.30 di una domenica dedicata agli impegni delle nazionali, la notizia che era nell'aria da tempo ma che in pochi si aspettavano arrivasse con questa tempistica. Antonio Conte non è più l'allenatore del Tottenham. Così, de botto si direbbe a Roma. In altre parole, con Cristian Stellini che guiderà gli Spurs fino a giugno, il tecnico leccese è di nuovo libero. Con l'ennesima buonuscita della sua carriera. Una sfida, quella di fare vincere il Tottenham, troppo grande anche per uno come lui che ha nel palmares successi inattesi e impronosticabili.

Probabilmente oltre alle prospettive di vittoria vicine allo zero, sulla scelta di Conte ha pesato anche la mancanza dell'Italia, mai nascosta. E le sue dichiarazioni delle ultime settimane erano chiaramente orientate ad arrivare a una separazione. Chi lo ha imparato a conoscere negli anni sapeva benissimo come sarebbe andata a finire. Quello che non sa è come questa vicenda si svilupperà.

Antonio tornerebbe in Patria molto volentieri, ma esiste un progetto fatto su misura per le sue ambizioni? La risposta è rapida: no. Le big con potenzialità economiche sono all'estero, le nobili che gli garantirebbero un arricchimento del CV ma non del conto in banca come lo intende lui hanno altri pensieri o problemi di ristrettezze economiche. Il Napoli si terrebbe stretto Luciano Spalletti, il Milan difficilmente darebbe il benservito a Stefano Pioli, la Roma avrà da risolvere la questione José Mourinho e la Juventus, beh, lei non sa nulla del proprio futuro vista la spada di Damocle giudiziaria che le prende minacciosa sopra la testa.

Cosa resta in Serie A? Resta l'Inter. Che attraverso articoli sui giornali sta preparando il terreno per la separazione a fine stagione con Simone Inzaghi. Il quale rimarrebbe alla guida dei nerazzurri solo in caso di exploit nelle coppe. E tutti i tifosi glielo e se lo augurano. Ma potrebbe non bastare, perché la strada sembra segnata. Andando dritto al sodo: Antonio Conte può tornare in nerazzurro? Certo la sua separazione ufficiale dal Tottenham alimenterà a lungo questa ipotesi. A Milano ha interrotto bruscamente un lavoro che stava andando bene e si è trovato ottimamente con l'ambiente, meno con la dirigenza che a suo dire gli ha tarpato le ali.

Ma l'Inter può permettersi un Conte-bis? Il diretto interessato dovrebbe abbassare e non di poco le sue pretese economiche e accontentarsi della rosa che gli verrà messa a disposizione, già predisposta per il suo modulo preferito e con diversi giocatori con cui ha instaurato un feeling resistente. Se poi rimanesse Romelu Lukaku...

Ad oggi è solo un'idea, Inzaghi è ancora al suo posto e bisogna avere pazienza, anche se in società c'è chi ci sta seriamente pensando per tornare a vincere subito. Ci sarebbero poi parecchi incastri economici tutt'altro che semplici e un rapporto da ricucire per il bene comune. Ma da oggi e per chissà quanto tempo l'unica certezza è che un ritorno di Antonio all'Inter troverà sempre più spazio nell'agenda dei media. Non certo una grossa mano a Inzaghi in un periodo che si prospetta tremendo per i colori nerazzurri.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 27 marzo 2023 alle 00:51
Autore: Fabio Costantino / Twitter: @F79rc
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