Walter Zenga è intervenuto in occasione della Milano Football Week organizzata da La Gazzetta dello Sport a Milano. Ecco le parole dell'ex portiere nerazzurro riportate da TMW sull'Inter e su Cristian Chivu.

"Io sono sotto shock per Psg-Inter. Non sapevo cosa dire quando ero in Tv a commentare la partita - le sue parole -. Era evidente l’impotenza, non c’è davvero nessuna spiegazione. L’hai preparata, giocata e vissuta male probabilmente. Il Psg ha fatto quindici giorni di vacanza, nel riscaldamento il Paris ha fatto 15 minuti. Mentalità più tranquilla e serena".

"Io mi aspettavo che Inzaghi lasciasse. Al di là della vittoria o meno della Coppa era già indirizzato verso il cambiamento - ha aggiunto -. È una mia sensazione. Io leggo che l’Inter si è giocata due scudetti per l’errore di Radu, ma nessuno si ricorda che Arnautovic ha sbagliato davanti alla porta quest’anno e vincevano il campionato. A volte un pallone cambia tutto. Allenatori? Tolto Conte, Juric e Chivu ad esempio non hanno mai giocato le coppe e campionato. Quando alleni per le grandi squadre sei obbligato a vincere. C’è grande pressione anche se pareggi 1-1 con il Monterrey. Ma Inter e Juve mi chiedo come si programmano per la prossima stagione? Ci sono tante incognite. L’Inter ha fatto una scelta coraggiosa con Chivu e dev’essere supportato bene. Lui ha studiato tanto e racchiude due figure opposte del calcio: una è quella di Guardiola e una è Mourinho. Lui è un mix di queste due cose. Napoli favorito? Per forza dato che è campione d’Italia. Chi vince il campionato a prescindere dal giocare o meno la Champions sei favorito. Poi vediamo il mercato anche se stanno facendo già acquisti importanti".

Zenga ha poi commentato il caso Acerbi in Nazionale. "Io seguo una regola: non parlare di me se non hai parlato con me. Oggi poi con i social è un delirio. Rinunciare alla nazionale non è carino, però non sapremo mai cosa si sono detti e come sono andate le cose. Parlo per le ipotesi senza sapere le cose come stanno", le sue parole.

Chiusura dedicata al Mondiale per Club. "Onestamente non mi piace per niente, non mi sveglio alle 3 di notte per le partite. Poi attenzione io giocavo il Mundialito a San Siro, per me è stato qualcosa di inimmaginabile. E ho perso tutte e quattro le partite", ha concluso. 

Sezione: Copertina / Data: Sab 14 giugno 2025 alle 20:52
Autore: Raffaele Caruso
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