Non poteva mancare un approfondimento sul dossier San Siro durante la diretta Instagram nella quale Giuseppe Sala, sindaco di Milano, si è confrontato con i cittadini: "Se Inter e Milan dicessero no alla ristrutturazione del Meazza, si lavorerebbe sull’ipotesi di dedicarlo alla musica dal vivo ed eventi di varia natura - le sue parole -. E' la prima via che proverei e ho già avuto contatti in proposito. I concerti dal vivo ormai fanno riferimento a due, tre multinazionali ed io ho rapporti continui, loro sarebbero interessati. Non potrei mai lasciare lo stadio abbandonato, una via plausibile è quella dei concerti perché lo stadio ha una storia su questo, il mondo della musica dal vivo inoltre è un business molto importante, in Italia fa più fatturato del cinema quindi, a loro interesserebbe".

Il piano A di Palazzo Marino, comunque, resta quello di provare a trattenere i due club in città, evitando che emigrino a San Donato o Rozzano per costruirsi la nuova casa: "E, poi, la gente come ci arriva? Come parcheggia? E i vincoli urbanistici? Non dico sia impossibile, ma conosco le regole dell’amministrazione pubblica e vi dico che non è una passeggiata. Milan e Inter hanno bisogno di patrimonializzare e per farlo acquistare uno stadio sarebbe la cosa migliore, anche in termini di garanzia per eventuali finanziamenti. Con il costo del denaro e i tassi di interesse attuali io sto offrendo a Milan e Inter un investimento molto più limitato permettendo alle due di rimanere insieme e garantendo a tifosi, milanesi e al Comune che si migliori il quartiere".

Infine, Sala si è concentrato sul progetto rossonero di costruire a San Donato: "Da sindaco e da tifoso dico alle squadre che è un idea che comporta tanti rischi. Se una partita è gestita da Milano o da San Donato la situazione cambia molto. Noi schieriamo fino a 200 vigili urbani. Se la partita si gioca a San Donato credo che il Comune abbia una trentina di vigili. Quanti ne dovrebbe assumere? Non è più come una volta che si giocava solo la domenica. Poi ci sono i vincoli urbanistici, il problema dei parcheggi. Non dico che sia impossibile farlo. Dico però al Milan, attenzione conosco le regole dell’amministrazione e vi dico che non è una passeggiata di primavera".

In seguito, a margine dell’evento di inaugurazione dello "Spazio Fontanelli", Sala ha spiegato che l'indagine della Procura di Milano su Redbird non impatterà su San Siro: "A occhio e croce non penso influirà. Riguardo alla proprietà, credo che possa cambiare relativamente, i fondi da qualche parte devono andare. La mia riflessione è questa: 'siete sicuri di voler tirare fuori adesso un miliardo con i tassi di interesse che non scendono?'. E' per quello che offro San Siro, ovviamente anche per il nostro interesse. Non cediamo lo stadio alle squadre, ma faremo un bando, dovremo essere attenti. Relativamente a Webuild, abbiamo dei rapporti solo per la fase progettuale. Loro si sono offerti di fare lo studio pro bono, e a noi va benissimo perché li conosciamo bene. Poi se la domanda è: 'i lavori chi li fa?'. La risposta è che può partecipare l'universo mondo; se se ne occuperanno Inter e Milan, possono fare ciò che vogliono. Il vincolo? L'atmosfera che percepisco è di rinviare ai 70 anni, ma credo che il vincolo non sia definitivo ma molto probabile". 

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Sezione: Copertina / Data: Ven 15 marzo 2024 alle 13:10
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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