La Serie A è spaccata. Nella ultime ore Inter, Milan, Juventus e Roma si sono sfilate dalla maggioranza della Lega Serie A, rappresentata dalle 'medio piccole' che hanno trovato Lotito e De Laurentiis i due punti di riferimento principali. Lo evidenzia oggi il Corriere dello Sport, ripercorrendo i motivi che hanno portato alla rottura tra le quattro big e il resto del club. 

Si parte dall'incontro segreto dello scorso 9 febbraio tra il presidente della FIGC Gravina con i dirigenti Scanavino e Calvo per la Signora, Marotta per i nerazzurri e Scaroni per i rossoneri (con la delega della Roma): la richiesta era di sposare il format a 18 squadre nell'ambito del progetto di riforma dei campionati, respinto invece dalle altre società che voglioo restare a 20. Da qui la sfiducia a Casini, numero uno della Lega Serie A, da parte delle quattro grandi. 
 
Oltre alle questioni politiche ci sono però anche delle divergenze su altri argomenti, come l'autonomia dalla FIGC. "Juve, Inter, Milan e Roma credono che la A debba contare di più in federazione (oggi vale solo il 12%) ma non sono così convinte che la guerra a Gravina sia la strada migliore - si legge -; in un momento di difficoltà, con il governo che sta entrando nei conti dei club tramite un’agenzia di vigilanza, più di qualcuno sostiene sia necessario rivedere le posizioni oltranziste".

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Sezione: Focus / Data: Sab 11 maggio 2024 alle 10:31
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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