"L'Inter gioca un calcio anni '60", aveva detto Arrigo Sacchi nei giorni scorsi, scatenando l'ira dei tifosi dell'Inter. Oggi l'ex c.t. azzurro torna a parlare sempre alla Gazzetta dello Sport.

Sacchi, l’Inter ha davvero consegnato lo scudetto nelle mani del Diavolo?
"Diciamo che ha fatto un brutto scivolone e che adesso deve risollevarsi in fretta per essere pronto per lo sprint finale. Nella prima mezz’ora contro il Bologna i nerazzurri hanno giocato benissimo, ma dopo il pareggio hanno cambiato fisionomia".

L’impressione è che la squadra di Inzaghi, in determinate circostanze, non abbia un piano B. È d’accordo?
"Inzaghi è bravissimo, però a volte i nerazzurri lasciano troppo il dominio del campo all’avversario. In questo modo si perde ottimismo, non ci si può basare soltanto sulle ripartenze. L’Inter ha una qualità tecnica superiore rispetto al Milan, e ha anche una maggiore esperienza, ma le manca l’interiorizzazione del gioco".

È una squadra «all’italiana» insomma.
"Sì, finché non farà il pressing e non farà un buon possesso-palla faticherà a raggiungere livelli internazionali. Ma non si devono fare drammi, l’Inter è sulla strada giusta: è necessaria un po’ più di convinzione nei propri mezzi".

Sarà un finale di campionato appassionante.
"Direi di sì, le sorprese nel calcio sono all’ordine del giorno".

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Sezione: Copertina / Data: Ven 29 aprile 2022 alle 10:48 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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