"Poteva andare in Arabia a contar soldi, lì dove potrebbe finire ora Çalhanoglu", entrato nel mirino dell'Al-Ahli. Ma "Lautaro Martinez ha preferito restare a San Siro a fare doppietta con la fascia da capitano al braccio e farsi adorare. Dimostra che volendo, anche di fronte a una montagna di milioni, scegliere è ancora possibile" si legge tra le colonne della Repubblica che tesse le lodi del capitano dell'Inter: "Il Toro di Bahia Blanca, che Javier Zanetti ha portato a Milano cinque anni fa e che sogna possa restarci per sempre, da solo vale l’Inter. Negli occhi ha il fuoco che ha portato i nerazzurri in finale di Champions. Nei piedi sembra avere tutti i gol del mondo: non ha avuto nostalgia di Lukaku", ex compagno e probabilmente anche ex amico, a giudicare dalle parole di distacco utilizzate nei giorni scorsi sul belga di cui non sembra appunto soffrirne la mancanza. 

La prima rete l'ha segnata su assist di Dumfries, la seconda gliel’ha di Arnautovic, entrato nel finale per Thuram dopo il ritorno in nerazzurro dopo tredici anni dal Triplete. "Una partita non è abbastanza per dare verdetti, ma l’impressione è che la squadra di Inzaghi sia ancora la bestia meravigliosa del finale della scorsa stagione. È cambiato qualche nome sulle maglie, ma lo spirito resta". La squadra risponde ai comandi dell'allenatore e questa volta non ha subito beffe con l'amaro Monza che nello scorso anno aveva teso più di una semplice insidia, ingranando al meglio la marcia della partenza.

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Sezione: Copertina / Data: Dom 20 agosto 2023 alle 12:42
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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