Szymon Marciniak, il fischietto polacco di 42 anni scelto per arbitrare City-Inter, rischia non solo la finale, ma la carriera di arbitro internazionale dopo aver partecipato a un evento di estrema destra. Oggi la Uefa deciderà come agire.

"In un primo tempo sembrava che Nyon non avesse pietà e fosse già pronto il comunicato di addio. In serata la situazione è diventata più fluida. L’Uefa ha spiegato di essere in attesa di chiarimenti urgenti da Marciniak perché, come tutto il calcio, «aborre i “valori” promossi dal gruppo in questione e prende molto sul serio queste accuse». È stata l’associazione antirazzista polacca “Never again” a denunciare il fatto che, altrimenti, sarebbe passato inosservato. Ora non si può più", spiega la Gazzetta dello Sport. E intanto, a notte fonda, è arrivata la netta presa di posizione dell'arbitro che si è detto estraneo a qualsiasi idea estrema, razzista e antisemita (LEGGI QUI).

"Se dovesse saltare Marciniak, tante soluzioni per il capo degli arbitri Rosetti, ma nessuna ideale: Del Cerro Grande (promosso in caso dalla Conference), Vincic (Europa League 2022), Makkelie (spesso arrogante negli atteggiamenti e commette troppi errori). Poi Dias, Gil Manzano, Kovacs. Tranne Del Cerro, nessuno ancora da finale. Oppure, in emergenza, come nel 2022 di nuovo Turpin, neanche lui in gran forma", spiega la rosea.

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Sezione: Copertina / Data: Ven 02 giugno 2023 alle 08:56 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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