L’Inter chiude la stagione della seconda stella con un pareggio a Verona e un +19 sulla seconda in classifica, il Milan.

Nel primo tempo sicuramente meglio il Verona. La squadra di Baroni parte forte, pressa alta e va a prendere i giocatori interisti già nel giro palla al limite dell’area presidiata da Audero. Il risultato è che i nerazzurri sono imprecisi mentre quelli dell’Hellas chirurgici e determinati. L’Inter soffre soprattutto la cerniera di trequartisti alle spalle di Noslin formata da Suslov, Mitrovic e Laziovic, che si scambiano spesso posizione e giocano tra la difesa e il centrocampo interista, non dando punti di riferimento e passandosi la palla a massimo due tocchi in velocità, Anche Noslin mette in difficoltà la linea a 3 nerazzurra con tagli in profondità perfetti nella scelta di tempo, ma anche una conduzione palla al piede sempre pericolosa, che tende a defilarsi per cercare l’inserimento di uno dei tre trequartisti. Dall’altra parte l’Inter parte sottotono. Quasi come nella partita di Reggio Emilia. La difesa è pigra e imprecisa. Le catene non funzionano in fase di non possesso: Carlos Augusto e Dimarco molto timidi non riescono mai a scambiare e andare sul fondo. Qualcosa in più Bisseck e Dumfries sulla destra, ma sempre marcati stretti da Vinagre e Serdar. Nel centrocampo a 3 interista parte subito bene Frattesi, con buona gamba e ottimi inserimenti, mentre Barella e Calhanoglu sono in tono minore. Nel primo tempo l’Inter riesce a contenere l’impeto del Verona e a segnare due gol grazie a due tagli in profondità di Arnautovic con il tempo perfetto. 

Nel secondo tempo la musica cambia. L’Inter torna in campo con un piglio diverso mentre il Verona si abbassa e cerca di giocare in contropiede sfruttando la velocità di Noslin. I nerazzurri creano tante occasioni soprattutto grazie agli inserimenti pericolosi di Frattesi che però non trova il gol. Anche Thuram dopo un primo tempo opaco esce dal torpore e comincia a lavorare palloni di qualità spalle alla porta per gli inserimenti dei due nuovi quinti Buchanan e Cuadrado, che sicuramente spingono con più costanza e qualità rispetto ai loro precedessori. Il Verona resiste ma non riesce a uscire come nel primo tempo e non va più a pressare i portatori di palla interisti a mille all’ora. L’Inter ci prova fino alla fine a cercare il gol vittoria. L’ingresso d Sanchez aggiunge qualità alla manovra offensiva che negli ultimi minuti diventa costante e molto pericolosa. Il calcio proposto dalle due squadre rende la partita divertente e aperta fino all’ultimo secondo. Sanchez trova un gol pazzesco in pallonetto, ma è in fuorigioco. Peccato. Sarebbe stato un bellissimo regalo d'addio. Adesso ci si può riposare, bistellati e contenti. Alla prossima stagione.

Riccardo Despali

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Sezione: Angolo tattico / Data: Lun 27 maggio 2024 alle 15:01
Autore: Redazione FcInterNews.it
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