"La legge è uguale per tutti, l'importante è non far ammettere a gli arbitri di avere sbagliato, partiamo dai fatti, dei così detti tifosi della Juventus approfittano della loro posizione per offendere e provocare (con cori deplorevoli razzisti), finiscono di vedere la partita ridendo, perché semplice sono riusciti nel loro intento, offendere una persona di etnia diversa, nonché avversario. Lukaku, si innervosisce commettendo un fallo al limite della sportività, ma che nel 99,99% dei casi porta al cartellino giallo, arriva il fatidico rigore che in barba alle offese verbale e versi offensivi segna, festeggia il gol come fatto altre volte, ma a differenza delle precedenti si lascia andare ad una risposta verbale urlando muti. Dunque Danilo, Perin e altri giocatori si intromettono sui festeggiamenti degli avversari, mentre Quadrado va dall'arbitro a chiedere l'espulsione perché Lukaku istiga i tifosi. L'arbitro, a detta di molti ha ammonito Lukaku per le sue parole rivolte ai tifosi, i dubbi sono due: quindi ci giunge una domanda che mai gli arbitri (omertosi) mai chiariremo. 1) Se l'arbitro era a 15 e più metri di distanza da lukaku, come faceva a sentirlo urlare e non sentire I tifosi? 2) Qualcuno ha detto che ha letto il labbiate, mi è venuto un dubbio e sono andato a rivedere le immagini, il sig Massa era alle spalle di Lukaku (15 e più metri) il quale era completamente attorniato dai compagni, come avrà fatto a vedere e capire ciò che diceva l'attaccante dell'Inter? Dunque concludiamo tornando al titolo, la legge è uguale per tutti: - I tifosi che hanno offeso (con cori raziali) una giornata di squalifica. - Lukaku che ha dovuto subire le offese per più di 15 minuti e si è lasciato andare ad un semplice muti (parola di una offensività e di una cattiveria indicibile da dire), una giornata di squalifica. Perfetto, nessun vinto e nessun vincitore, o quasi. Secondo Rocchi (designatore arbitrale orgoglioso dell'operato di Massa) quando altri tifosi faranno due calcoli, meglio perdere una partita noi se poi riusciamo ad eliminare un avversario alla partita successiva? Se la legge te lo concede perché non rifarlo altre 100 volte? Danilo, Quadrado e Perin tra i più scatenati sono mai andati da Lukaku a scusarsi? Eppure il giorno dopo l'adrenalina per l'incontro sportivo era scesa. E non continuo a parlare di loro, non vorrei scendere al loro livello. La società Juventus si è fatta un bagno di umiltà chiedendo scusa all'avversario? Eppure si vantano di dare lezioni di stile a tutta Italia, dunque è questo lo stile da tenere? Come detto la legge è uguale per tutti, l'importante è che ci guadagni sempre la società calcistica di Torino bianconera".

Guillermo

"Bello, forte e tristemente vero l'editoriale di Simone Togna, nulla da eccepire, i concetti sono condivisibili al cento per cento, ma io voglio andare oltre, perche' come e' vero che ci facciamo ridere dietro come paese, così e' vero che come società non si e' dimostrata neanche la parvenza di una presa di posizione non dico seria, ma feroce, come le circostanze avrebbero richiesto. Nainggolan, Drogba, il suo sponsor/amministratore, persino Leao, loro si' hanno risposto duramente, si sono esposti e hanno dimostrato grande vicinanza a Lukaku. Qualcuno sa dirmi i nomi di appartenenti a qualunque titolo all'Inter, a parte Dzeko, che hanno fatto altrettanto? Una dichiarazione ufficiale striminzita, persino scontata e asettica, e poi? Niente ricorso, ma era questo il caso? Anche se a termini di regolamento non avesse sortito alcun risultato, ma non poteva essere un segnale? Non era doveroso dimostrare al ragazzo che la sua società mai l'avrebbe lasciato solo con la sua delusione, che avrebbe urlato al mondo che non poteva accettare passivamente quello che era successo? Un segnale che sarebbe dovuto arrivare dalla FIGC, sarebbe stata l'occasione giusta per mettere in pratica tanta inutile teoria.Tutti così volenterosi a voler voltare pagina sul tema razzismo, tutti così solidali e poi? Quando Lukaku ha segnato il rigore e ha reagito, peraltro compostissimamente, dopo l'espulsione un milanista mi ha scritto che se l'era meritato perché aveva provocato. Erano passati due minuti dal fatto e io, che di mestiere non faccio la psicologa, ho immediatamente risposto che secondo me aveva ricevuto insulti razzisti. Sono forse un'indovina? No di certo, bastava guardare la rabbia, la delusione, lo sconforto negli occhi di un omone che in quel momento mi ha fatto una tenerezza infinita. Nel mio piccolo, da terrona orgogliosa, mi e'capitato di subire discriminazioni, e, pur considerando l'enorme differenza, ma avendole subite concettualmente, posso un pochissimo più di altri almeno immaginare il suo stato d'animo. E si', non mi vergogno a dirlo, i suoi occhi, la sua frustrazione mi hanno fatto piangere. Una situazione del genere, quello sguardo, a mio parere da parte della sua società avrebbero meritato di essere supportati con rabbia, con decisione, con grande presenza su stampa web e social. Poco, pochissimo e niente di tutto ciò, e ci resto molto molto male. Perché noi siamo l'Inter, i nostri principi sono d'esempio per tutti,come la correttezza e la lealtà. Oggi si è parlato ancora una volta all'ONU delle nostre iniziative solidali nel mondo, la stessa solidarietà che spetta a Lukaku, per questo qualcuno della dirigenza avrebbe dovuto urlare a squarciagola, aggredire la situazione, imporre una presenza vera efficace .Perché, pur non dimenticando il suo "tradimento" dell'anno scorso, Lukaku e' nostro, ha la nostra maglia indosso ed è nostro dovere aiutarlo, perché e' interista e, soprattutto e' un uomo ferito che merita di essere confortato, consolato. Io da parte mia gli offro la mia vicinanza, e l'abbraccio con tutta la mia forza".

Raita

Sezione: Visti da Voi / Data: Ven 07 aprile 2023 alle 16:42
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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