Mercato nerazzurro, partendo da Vargas

"Premesso che sono ben conscio del fatto che all'Inter ci siano esperti che lavorano nel settore mercato,vorrei semplicemente dire la mia.Penso che nel mercato di gennaio l'Inter non dovrà fare spese folli ,ma con tre "semplici" acquisti e naturalmente ,se il fato permette, l'intera rosa a disposizione,si possa concludere questa stagione lottando seriamente per tutte e tre le competizioni.Gli acquisti sono: per la difesa Juan Jesus ,difensore centrale di piede sinistro, forte fisicamente e dotato di buona tecnica individuale,che gli permette di disimpegnarsi anche nel ruolo di laterale sinistro con ottimi risultati.Per il centrocampo Montolivo ,lui non ha bisogno di presentazioni ,Il calciatore può ricoprire tutti i ruoli del centrocampo, spaziando dal regista davanti alla difesa al trequartista.,poi con la sua situazione contrattuale l'Inter non può farselo sfuggire.Infine per l' attacco Farfán,attaccante di ottimo livello degno di prendersi una maglia da titolare,con le sue  doti tecniche ,la sua velocità ,la capacità di saltare l'uomo e andare al tiro o creare assit,il tutto arricchito dalle sue conclusioni di testa(in più anche lui è in scadenza di contratto).Insomma con questi tre giocatori l'Inter a mio parere può pensare in grande ,che è l'unico modo in cui l'Inter può pensare.Forza Inter ora e sempre!" Francesco "Scusate, scriverò solo due brevi righe. Da anni ormai c'è l'impressione che non contiamo più nulla sul mercato. Alexis sanchez sfumato, Tevez impraticabile, Guarin una chimera, stesso discorso per Lucas, ora pure L'operazione Juan sembra impossibile, dato il fatto che ci hanno usati, e ci tocca leggere che Vargas andrà al Napoli. Parliamo di Napoli, non di United, Chelsea, City o Real... Parliamo di una squadra di tutto rispetto ma non di una squadra di tradizione come la nostra. E gli uomini mercato dell'Inter dimostrano ancora una volta di aver atteso troppo e non averci visto lungo. Sono troppi anni ormai. Ma contiamo ancora qualcosa sul mercato? Stiamo veramente diventando una barzelletta. Sono parole di rabbia e delusione, a caldo, ma parole che gran parte del tifo interista credo possa condividere. Con una squadra da rifondare  dove vogliamo andare? Immobilismo totale. Un saluto" Massimo "Si parla tanto di mercato, non faccio il conto dei giocatori accostati all'Inter, perché ci vorrebbero chilometri di carta. Mi limito a fare qualche considerazione. E' sotto gli occhi di tutti che, quando il centrocampo è formato dai "senatori" tutti insieme, il gioco è lento ed involuto. A causa delle assenze, nelle ultime due partite, il mister è stato costretto a giocare con i giovani sugli esterni, cosa che ha dato maggiore dinamismo ed imprevedibilità al gioco della squadra. La conclusione è che, con Zanetti, Stankovic, Motta e Cambiasso, il centrocampo non ha gamba, è lento, prevedibile e non regge i 90°. Con due di questi e due ragazzi, indipendentemente dalla posizione, è un centrocampo accettabile, più dinamico ed imprevedibile. In attacco abbiamo Milito, che è un limone spremuto, gli siamo tutti riconoscenti, ma deve cambiare aria e Forlan, altro limone spremuto. Ora leggo che, sul mercato, si sta pensando di dare alcuni dei giovani (Obi, Castaignos,  forse Coutinho  e Poli) in prestito. Francamente mi sembra l'ennesima fesseria degli operatori di mercato nerazzurri. Il miglioramento della squadra passa proprio attraverso questi ragazzi, che hanno qualità, e dinamismo. I, cosiddetti, senatori hanno certo qualità, ma ormai il dinamismo lo hanno perso da tempo. Non so quali saranno gli acquisti, ma penso che si dovrebbe svecchiare la squadra, non mandare via i giovani. Personalmente non ho mai creduto che andare in provincia possa giovare ad un giovane, penso che possa imparare di più vivendo ed allenandosi con dei campioni, acquisendo insegnamenti sia dal punto di vista tecnico che della mentalità vincente. In provincia il giovane si deprime, si abitua a pensare in piccolo ed, alla fine spesso si perde. Comunque si percepisce molta confusione, nelle strategie di mercato, la stessa dell'estate e sappiamo come è andata a finire" Francesco