"Nel calcio, quando credi di aver vinto, succede che spesso vai in crisi e perdi. Ma l’Inter è una squadra di alto livello e di notevole esperienza, e dunque non credo che commetta l’errore di sentirsi già campione d’Italia". Lo dice Arrigo Sacchi, intervistato dalla Gazzetta dello Sport dopo Juve-Udinese 0-1.

Il vantaggio, però, garantisce tranquillità. E’ d’accordo?
"Non si può mai stare tranquilli quando il destino dipende da un pallone che rotola. Certo, avere sette punti in più è un buon margine, ma non si deve pensare a gestire. Piuttosto, questo è il momento di spingere ancora di più sull’acceleratore per dare la sgommata decisiva".

Se l’aspettava il crollo della Juve?
"Se dico di sì, passo per presuntuoso. Però devo ammettere che la sconfitta contro l’Udinese, secondo me, è figlia della sconfitta di una settimana fa, a San Siro contro l’Inter. Dunque, qualcosa si poteva percepire nell’aria".

In che senso?
"A San Siro i ragazzi di Allegri hanno dato il massimo e hanno capito di essere inferiori all’Inter. Sono partite che ti segnano, nel fisico e nel morale. Una volta intuito che la corsa per lo scudetto, probabilmente, non l’avrebbero vinta, hanno forse abbassato un po’ la guardia. Inoltre la Juve ha una squadra molto giovane, c’è poca esperienza, non ha uomini-leader. Tutto questo, alla lunga, pesa".

Milan in corsa per il secondo posto. E l’Inter osserverà questo sprint dall’alto...
"Eh no, l’Inter dovrà dare l’anima per arrivare il prima possibile al traguardo, e soltanto allora potrà concedersi un po’ di rilassamento. Anche l’Inter ha impegni europei, la Champions è durissima, la doppia sfida contro l’Atletico Madrid costringerà i nerazzurri a mettere in campo energie supplementari. Il vantaggio, lo ripeto ancora, c’è ed è importante. Ma bisogna proteggerlo con l’atteggiamento mentale giusto. Guai a chi si sente arrivato!".

Sezione: Rassegna / Data: Mar 13 febbraio 2024 alle 08:56 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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