"Non ha vinto il Bayern e nemmeno Rummenigge, bensì il calcio vero. Quello di cui tutti siamo innamorati". Karl-Heinz Rummenigge parla oggi ai microfoni di Tuttosport di quanto accaduto nei giorni del caos Superlega. "Quello che è successo dispiace a tutti, anche a chi ha fatto nascere la Superlega. Si sono sbagliati di grosso, però non è quello che mi interessa ora. L’importante è uscire dalla crisi con intelligenza. Aspettiamo che le acque si calmino, poi punteremo sul dialogo. Il presidente Ceferin, e io la penso come lui, mi ha ribadito nelle ultime ore che non ha intenzione di chiudere le porte in faccia a nessuno. Agnelli? Non so se la pace tra i due sarà possibile, Ceferin è molto deluso. Detto questo, la Superlega era composta da dodici squadre. Non solo da Agnelli".

Rummenigge ammette anche che in una Champions senza i club che si erano legati alla Superlega "sarebbe mancata moltissima qualità. Ma resto convinto che la Superlega non avrebbe risolto nulla nel calcio, avrebbe fatto soltanto del male. La formula giusta è la nuova Champions. Potrà essere anticipata? No, per una questione legale e di marketing". Il dirigente del Bayern, tra l'altro, sottolinea che "con la Super Champions approvata per il 2024, la Juventus probabilmente sarebbe ripescata per una questione di ranking anche arrivando quinta". 

A fine stagione Kalle lascerà il Bayern, ma nega la possibilità di un impegno come presidente nell'Uefa. "Impossibile. Mi basta l’impegno nell’Esecutivo. Ho 65 anni, 5 figli e 6 nipoti... Ho in mente una pausa nella mia vita. E poi io sono un uomo da club, non da federazioni o istituzioni. I progetti non mi mancano per il futuro: ne ho uno molto bello anche con alcuni amici italiani".

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Sezione: Rassegna / Data: Gio 22 aprile 2021 alle 10:28
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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