Claudio Marchisio, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, parla della finale di oggi della sua ex Juve con l'Inter. Ecco le sue parole.

Con la coppa la Juve renderà la stagione soddisfacente?
"Quando arrivi alla fine di una stagione guardi il percorso, in crescita dopo una partenza preoccupante. Dovendo esprimere un voto, con la coppa arriverebbe alla sufficienza. Senza, per come è abituata, no".

Le distanze dall’Inter si azzerano nella sfida diretta?
"A inizio anno per me l’Inter era nettamente la più completa e la più forte, poi la Juventus pian piano, con i suoi difetti che ci sono tuttora, si è avvicinata. Anzi, l’ultima sfida in campionato poteva essere un ‘colpo gobbo’ per andarsi a giocare lo scudetto".

Sarebbe rientrata davvero in corsa vincendo?
"Ero allo Stadium e mi ricordo di un’Inter svuotata, stanca, fisicamente e mentalmente: era una partita difficile per loro, la Juve per demeriti suoi non è riuscita a portarla a casa. Per la situazione di allora dei nerazzurri, ma anche di Milan e Napoli che non riuscivano a fare lo sprint per staccarsi, sarebbe stata una bella spinta psicologica, anche in virtù dei giocatori di esperienza che ha ancora in spogliatoio. Poteva davvero arrivare a uno scudetto impensabile".

Sorpreso del finale così netto con Dybala?
"Quando i rapporti si chiudono in quel modo credo che gli errori si facciano da tutte e due le parti, come nei matrimoni. Non entro nel merito di come sia andata, è vero che negli ultimi anni è stato altalenante ma stiamo parlando di un talento puro e di un uomo da 115 gol. Non aver trovato un punto d’incontro in questi anni è stato un danno per entrambi: la Juve ha avuto un giocatore non libero di testa. A volte gli infortuni nascono anche per questo".

Chi vince lo scudetto?
"Milan favorito non solo per i due punti di vantaggio. Mi ricordano noi al primo scudetto: non eravamo i più forti ma avevamo quella voglia che rivedo in ragazzi come Leao o Tonali".

Sezione: Rassegna / Data: Mer 11 maggio 2022 alle 11:45 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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