Jordi Alba ha lasciato il Barcellona e non ha ancora deciso in quale club giocherà il prossimo anno. "Io non chiudo nessuna porta. Per il momento sono nella fase di assimilazione, perché non è facile andare da un’altra parte dopo 11 anni trascorsi al Barcellona - dice alla Gazzetta dello Sport -. Ora penso alla Spagna, poi vedremo. Sono felicissimo di essere capitano e mi sento nelle condizioni giuste per restare ancora in nazionale per parecchio tempo. Diciamo che questa Nations League serve per riaffermare e rivendicare la mia posizione".

Inizia contro l’Italia.
"Un avversario tostissimo che ho affrontato varie volte con risultati alterni e al quale è legato uno dei miei ricordi più belli, la finale dell’Europeo del 2012 a Kiev. Feci un grande torneo e in quella partita segnai il secondo dei nostri 4 gol. Uno dei momenti magici della mia carriera. Ora dopo la seconda delusione Mondiale è normale pensare a una ricostruzione però l’Italia è sempre l’Italia, una grandissima squadra. E poi il vostro è un Paese meraviglioso".

Beh, allora l’aspettiamo...
(ride di gusto) "Fino a qualche mese fa ero convinto di ritirarmi nel Barça quindi non mi sono mai guardato intorno. Ora che lo faccio posso dire che la Premier è molto attraente, per l’ambiente che c’è e l’aria che si respira. L’Italia ha altri motivi d’interesse. È un campionato che è cresciuto tantissimo, le tre finali europee conquistate in questa stagione dai vostri club sono lì a dimostrarlo. Altro che tattica e attenzione alla fase difensiva, la Serie A è migliorata tantissimo tecnicamente, è attraente".

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Sezione: Rassegna / Data: Mer 14 giugno 2023 alle 12:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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