Inter-Napoli di stasera sarà anche il primo incrocio di Mancini e Sarri dopo i fatti del San Paolo a margine dello scontro di Coppa Italia del 19 gennaio. Dopo tre mesi, rieccoli uno di fronte all'altro. "Ad accomunare i due restano la stima (professionale) reciproca, il probabile pentimento - comunque mai dichiarato - per essere andati sopra le righe quella notte e proprio le espulsioni - sottolinea la Gazzetta dello Sport -. Statistica ben poco lusinghiera in cui Sarri vince 4-3. Per il resto i due sono agli antipodi. Uno vive in tuta (altrimenti punta sul nero), l’altro ci tiene al look e sa essere chic pure in tuta. Quello va sempre con lo stesso modulo e gli stessi undici, questo ha smontato e rimontato la squadra manco fosse il meccano. Calzona, il vice di Sarri, vendeva caffè. Sylvinho, secondo del Mancio, faceva ricami con Barcellona e Arsenal. Il toscano, che poi ha origini napoletane, scaramanzia compresa, preferisce la lettura ai social network, ama il mare ma non possiede una barca. Lo jesino ha giocato ad altissimi livelli (Maurizio si è fermato ai Dilettanti) e gestito fior di pressioni e di rimonte anche all’estero, l’altro dopo tanta provincia ha commentato il crollo di Udine ammettendo che intorno ai suoi c’è troppa attenzione. Mancio è fumantino, Sarri pure, ma anche fumatore e quando lo allontanano dalla panchina in cui pare una belva in gabbia si consola in tribuna accendendosi una sigaretta col mozzicone della precedente".

 

Sezione: Rassegna / Data: Sab 16 aprile 2016 alle 10:44 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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