Giornata campale in Serie A per i due massimi obiettivi, ossia lo scudetto e la zona Champions. Oggi si affrontano 4 delle prime 5 in classifica (Napoli-Inter e Atalanta-Juventus), mentre l'altra, il Milan, ospita il Genoa. Luigi Garlando, sulla Gazzetta dello Sport, pone l'accento soprattutto sul fattore allenatore, sottolineando meriti e demeriti dei vari interpreti. Sull'Inter: "Conte non ha problemi di cazzimma. Non ne ha mai avuti. Concentrazione e determinazioni feroci sono i primi segreti della capolista che ha vinto le ultime 11 partite, ma soprattutto le ultime 6 con un solo gol di scarto. All’Inter basta un soldino per sentirsi ricca, perché lo affida a una difesa che è una banca. Nelle prime 11 giornate dell’andata, i nerazzurri subirono 15 gol; nelle prime 11 del ritorno 4. Un bel salto. Anche qui c’è il gran lavoro del tecnico. La Fiorentina che ne fece 3 a settembre, con Ribery che infieriva su una squadra squilibrata, è un ricordo lontano. L’equilibrio è arrivato in due fasi. Nella prima, Conte rinuncia a Eriksen trequartista (3-4-1-2) e torna nella comfort-zone del suo 3-5-2. Nella seconda fase, dopo aver restituito protezione ad Handanovic, ha aumentato la proposta creativa: Eriksen interno sinistro e Perisic esterno. E’ stata la svolta scudetto. Lo smalto dell’estetista. Ne ha beneficiato anche la Lu-La, capolavoro educativo di Conte: prima, i due, erano un altro pianeta. Il tecnico è stato determinante anche nell’intercettare i problemi societari che qualche ansia in spogliatoio l’hanno creata. Conte ha avuto il coraggio di smentire i propri proclami estivi: «Voglio divertirmi, segnare di più anche rischiando». Già a dicembre batteva il Napoli lasciandogli il pallone a San Siro, come avrebbe fatto con Atalanta e Sassuolo, al momento dell’allungo decisivo. Vediamo stasera al Diego Maradona. Difficilmente Gattuso regalerà profondità a Lukaku, ma ha più bisogno dei tre punti. Con 11 punti di margine, Conte può gestire e lavorare di freni, ma con una vittoria chiuderebbe il sipario. Poi penserà alla Champions League che, come hanno dimostrato gli splendidi quarti di finale, quasi un’esposizione universale d’estetisti, è tutto un altro mondo".

Sezione: Rassegna / Data: Dom 18 aprile 2021 alle 09:48 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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