Non è sempre sinonimo di vittoria e stabilità l'ingresso di soci stranieri nelle società di calcio. Ce lo ricorda il Corriere della Sera, che ripercorre le tappe europee dei vari investitori "esotici" nei club. 

Il primo fu Al Fayed che comprò il Fulham. "Un precursore. Perché oggi il campionato inglese è per metà di proprietari extra Ue: due russi (Abramovich e Zingarevich), un malese, uno sceicco arabo (Mansour Bin Zayed Al-Nahyan, il mecenate del Manchester City), ben cinque statunitensi. E, ovviamente, un egiziano", si legge. Poi si ricordano i due sceicchi del Qatar: Tamin Bin Hamad Al-Thani che nel 2011 ha preso il Psg e il cugino Abdullah Bin Nasser Bin Abdullah Al Ahmed Al-Thani che acquistò il Malaga nel 2010. Il Corsera, infine, non dimentica nemmeno Dmitrij Rybolovlev, che sta facendo grandissimo il Monaco. Ma attenzione, perché "è sempre questione di seguire il denaro. I tifosi del City di cui sopra sanno benissimo che Mansour controlla un patrimonio che vale qualcosa come 555 miliardi di sterline, all’incirca un trilione di dollari (per fare un raffronto, il paperone Abramovich ha un patrimonio personale di 'soli' 12 miliardi di sterline...), ma sanno altrettanto bene che il giorno in cui si stancherà di investire soldi nel pallone europeo, per i Citizens saranno guai. Un po’ quello che si chiedono i nerazzurri: sul tifo di Massimo Moratti per l’Inter non ci piove, ma su quello di Thohir chi garantisce?".

Sezione: Rassegna / Data: Sab 01 giugno 2013 alle 10:37 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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