E' ovviamente di buon umore Zlatko Dalic, ct della Croazia, all'indomani della qualificazione ai quarti di finale del Mondiale, conquistata contro il Giappone dopo la lotteria dei calci di rigore. "È una bellissima mattinata, essere meritatamente tra le otto migliori squadre al mondo è davvero fantastico - ha esordito in conferenza stampa il tecnico dei vicecampioni del mondo -. Abbiamo festeggiato poco dopo essere rientrati in albergo, ognuno a modo suo. Non sono riuscito a vedere la partita del Brasile, mi sono addormentato, ero stanco ed esausto. Comunque dopo questa partita non ho bisogno di analisi particolari, la Croazia ha giocato bene, come doveva giocare. Nel primo tempo abbiamo imposto il nostro stile di gioco per la prima mezz'ora, poi siamo caduti in un inutile nervosismo con diversi errori e abbiamo messo l'avversario in uno stato migliore".

Ora ai quarti c'è il Brasile.
"Oggettivamente, è la nazionale più forte e migliore di questo Mondiale. Hanno qualità, profondità di rosa... Abbiamo un grande test davanti a noi e un compito difficile contro una squadra a cui piace competere. Dovremo prepararci molto bene per quella partita, ma non abbiamo nulla da temere. Dobbiamo affrontare la partita con molta fiducia, costruirci le nostre opportunità e goderci il momento. Il Brasile è il favorito, ma non ci arrenderemo. Cercheremo di prepararci bene, riposare, dare il massimo". 

Ivan Perisic ha segnato più della metà dei gol durante il mandato di Zlatko Dalić. 
"I gol più importanti per la nazionale sono stati segnati da Perišić e Kramarić: in semifinale contro l'Inghilterra, in finale contro la Francia, come ieri. Per noi è un giocatore molto importante, un anello di congiunzione essenziale, sono contento che sia diventato il miglior marcatore della Croazia nelle competizioni importanti. Grande rispetto, fa un ottimo lavoro e quando è difficile per noi segna. Grande rispetto, lui e Kramarić hanno segnato i gol più importanti durante il mio mandato. Comunque fanno parte della squadra, non sono soli".

Le probabilità della Croazia contro il Brasile. 
"Il Brasile è il favorito, non mentiamo a noi stessi. Hanno fiducia, i migliori giocatori, inoltre Neymar è tornato. Grande nazionale, ma possiamo fare il nostro, dobbiamo scegliere bene la tattica. Non è una partita 50:50, ma non siamo nemmeno degli outsider. Cercheremo di essere bravi".

I rigori contro il Giappone.
"Ieri Vlasic è venuto e mi e ha detto: "voglio tirare per primo", si è preso la responsabilità, ha mostrato di aver autostima. Non c'erano Modric e Perišić, questo ha rafforzato la fiducia degli altri. Il giorno prima abbiamo tirato i rigori in allenamento dove Livaković ha parato quattro tiri su cinque, quindi questo mi ha fatto ben sperare. Quindi non è fortuna, ma forza mentale, fiducia in se stessi, tenacia. C'è anche un po' di fortuna, ma non solo". 

A proposito di Gvardiol
"Non parlerò di Joško Guardiola, parlerò della nazionale croata e della squadra. Joško ha 20 anni, ripeto ancora una volta che è il miglior stopper del mondo o tra i migliori. Gli auguro di continuare così e di agire così, di pensare in modo intelligente. Non arrabbiatevi ma non parlerò di singoli, ma della nazionale croata".

Il futuro della Nazionale croata.
"Abbiamo una nuova generazione di giocatori che devono ancora fare qualcosa, è positivo che crescano e giochino insieme a giocatori più anziani, Modrić, Perišić, Brozović, Kovačić, Lovren... perché possnoo imparare molto da loro. Abbiamo sempre avuto talento, ma siamo un Paese relativamente piccolo, quindi non abbiamo il numero di giocatori e i nostri risultati ne risentono. Siamo arrivati terzi e poi secondi al mondo nel giro di 20 anni, quindi una generazione c'è sempre e non temo per il futuro. La generazione del Mondiale russo ha giocato insieme per dieci anni, ha avuto i suoi alti e bassi. Dio ci conceda di mantenere la competitività che abbiamo ora. Il Brasile ha 250 milioni di abitanti, la Croazia solo quattro, come se fossimo un sobborgo di una città brasiliana!".

Sezione: Qatar 2022 / Data: Mar 06 dicembre 2022 alle 15:10
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
vedi letture
Print