Importantissima vittoria per l'Inter che vince di misura in casa dell'Udinese. Al 'Friuli' finisce 2-1 grazie alle reti di Mauro Icardi (su calcio di rigore) e di Lukas Podolski, bravissimo a battere Karnezis con un sinistro potente e preciso. In mezzo la rete di Antonio Di Natale, leader eterno di una squadra che ha chiuso la gara in 9. Ora la classifica 'sorride', e in attesa delle gare di domani la squadra di Roberto Mancini si porta a una sola lunghezza dalla Fiorentina.
Di seguito, la gara raccontata attraverso i voti e i commenti dei giocatori in campo, con le pagelle stilate dall'inviato di FcInterNews allo stadio 'Friuli' di Udine.
INTER (4-3-1-2) - VOTO 6
1. SAMIR HANDANOVIC 6 - Accolto da grandi applausi dal pubblico di casa, nel primo tempo non deve compiere alcun intervento degno di nota. Sicurissimo sulle palle alte nei primi 45', nel finale crea non pochi brividi ai tifosi interisti. Deve arrendersi a 'tu per tu' con Di Natale. Per il resto, normale amministrazione. Certezza... con il rischio.
33. DANILO D'AMBROSIO 6,5 - Attento in fase difensiva, nel primo tempo spinge di più rispetto al 'collega' Santon (ottimo lo spunto sulla destra al 28'). Nel secondo tempo copia-incolla la verve in attacco, e in un paio di circostanze avrebbe sul piede l'assist decisivo. Fisicamente c'è, è in forma e le corse sull'out di destra lo testimoniano. In salute.
15. NEMANJA VIDIC 6,5 - Sta bene e si vede. Padroneggia con eleganza e nel gioco aereo è imbattibile (super il recupero sulla punizione dalla destra al 22'). Gioca un match da guerriero, e il taglio che si procura in seguito allo scontro con Thereau lo testimonia, macchiato però dall'errore sul gol di Di Natale. Intervento in ritardo, anticipo da parte del capitano friulano e gol face to face con Handa. Episodio importante, ma la sensazione è che l'ex Manchester United sia comunque il miglior interprete del reparto difensivo. Questo Vidic merita la conferma in vista della prossima stagione. Muro... con una macchia.
26. FELIPE DAL BELLO 6,5 - Alla seconda da titolare dopo l'esordio contro il Parma, parte subito bene con due interventi di testa e dimostra una piacevole sicurezza per un giocatore che viene impiegato solamente di rado. La gara del brasiliano, ex di turno questa sera, merita un applauso. Personalità.
21. DAVIDE SANTON 6 - Il Bambino torna titolare e lo fa sul suo out. Mantiene la posizione, anche se nel primo tempo rinuncia sovente ad offendere, rischiando al 18' un dribbling azzardato. Troppo timido in generale, leggero in passo indietro rispetto alla grandissima novità di gennaio. Un calo, considerando il periodo di inattività al Newcastle, che può essere ampiamente giustificato. Posizione.
13. FREDY GUARIN 5,5 - Al 9' ci prova con un colpo dei suoi da distanza siderale, ma Karnezis dice no. Ha voglia di 'spaccare il mondo', anche troppa in certe circostanze (vedi il fallo ai danni di Piris nel primo tempo. Giallo meritato). Ottima l'azione personale alla mezzora che dà il 'via' al colpo di testa finale di Hernanes, assistito dal cross di Palacio. Va via via calando, e alla fine la sostituzione di Mancini risulta vincente. Forza a intermittenza.
(dal 19' st 11. LUKAS PODOLSKI 7 - Finalmente Prinz Poldi. Il campione del mondo entra e segna, e replica il grande impatto nel match contro la Roma. Questa sera, però, non si limita all'assist, ma segna un gol da incorniciare. I tre punti del 'Friuli' parlano tedesco. Scusate il ritardo)
18. GARY MEDEL 5,5 - Il giudizio stagione del nazionale cileno non viene confermato questa sera: solita corsa e solita grinta, ma anche qualche errore, come nell'episodio che porta al gol di Di Natale: il Pitbull, infatti, perde Allan. Rischia l''arancione' a 5' dal termine quando tenta la scivolata disperata su Allan, lanciato in porta. Prezioso... non come al solito.
10. MATEO KOVACIC 5,5 - Pronti-via perde subito un pallone, e nel primo tempo è, probabilmente, il peggiore dell'Inter. Nel secondo tempo si guadagna subito il calcio di rigore (anche se la decisione del direttore di gara è errata), dimostrando di essere un giocatore diverso rispetto ai primi 45'. Vicinissimo al gol al 52' con un gran tiro a girare, gli manca ancora il 'guizzo' vincente per essere decisivo. A volte si nasconde dietro a troppe pause. Work in progress.
88. HERNANES 6,5 - Già al 5' prova ad accendere la luce con un filtrante super per Palacio, mentre al 15' impegna il portiere friulano con una punizione precisa. Il Profeta è probabilmente il più in forma della squadra. Ha il merito di provocare l'espulsione di Domizzi e va vicinissimo al gol in chiusura di primo tempo, ma è ancora Karnezis a dire no in modo ottimale. Nei secondi 45' cala, andando comunque ancora molto vicino al gol a 15' dalla fine. Titolarità meritata.
(dal 44' st 27. ASSANE GNOUKOURI SV).
8. RODRIGO PALACIO 6 - Nel primo tempo gira intorno a Icardi cercando lo spunto vincente. Obiettivo mancato, ma da applausi la voglia e l'abnegazione che ci mette e che non mancano mai. Nella ripresa chiude con la fascia di capitano al braccio. Sacrificio.
9. MAURO ICARDI 6,5 - Parte con un tiro alto e poi 'sparisce' occupando, come sempre, la zona centrale dell'attacco. 'Sparisce' tra virgolette, perché il killer instict c'è sempre. Vicino al gol in chiusura di prima frazione, bravo Karnezis ad opporsi con il guantone, a inizio ripresa trasforma il rigore concesso da Rocchi. Freddo e glaciale come sempre, porta in vantaggio i nerazzurri. Cecchino.
A disposizione: 30 Carrizo, 20 Obi, 24 Sciacca, 28 Puscas, 54 Donkor, 55 Nagatomo, 77 Brozovic, 91 Shaqiri, 93 Dimarco, 97 Bonazzoli.
ALLENATORE: ROBERTO MANCINI 6,5 - Scelte obbligate in difesa, dà fiducia a Kovacic dal 1' rinunciando alla bella sorpresa di questo periodo Assane Gnoukouri. Scelta, indipendentemente dalla prova del baby croato, corretta per non perdere nel momento decisivo del campionato un patrimonio prezioso di questa squadra. La doppia espulsione di Rocchi ai danni dell'Udinese mette, ovviamente, la gara in discesa, ma il Mancio fa la scelta giusta nella ripresa: fuori un centrocampista, dentro una punta (decisiva). Vittoria in 'discesa', anche se fa riflettere la verve finale dell'Udinese e i pericoli corsi sul gong. La rincorsa all'Europa prosegue. Offensivo.
UDINESE (4-3-2-1) - VOTO 6
31 Karnezis 7; 27 Widmer 6, 5 Danilo 6, 11 Domizzi 4,5, 89 Piris 6,5; 6 Allan 7, 66 Pinzi 5,5, 7 Badu 4,5; 19 Guilherme 5,5 (dal 44' pt 26 Pasquale 5,5, dal 40' st 9 Perica sv); 77 Thereau 5,5, 10 Di Natale 6,5 (dal 15' st 33 Kone 5,5).
A disposizione: 22 Scuffet, 97 Meret, 8 Fernandes, 13 Zapata, 18 Brubnijc, 21 Hallberg, 34 Gabriel Silva, 82 Geijo, 94 Aguirre.
Allenatore: Andrea Stramaccioni 6
Arbitro: Gianluca Rocchi 5 - Precipitoso talvolta nella gestione dei cartellini (forse un po' eccessivo il primo giallo a Domizzi per proteste), sbaglia nell'assegnare il calcio di rigore con cui Icardi porta in vantaggio l'Inter: il fallo, infatti, avviene quando Kovacic aveva già calciato. Dopo questo episodio perde il controllo della gara, dimostrando di non avere i nervi saldi. Poco da dire per quanto riguarda il rosso sventolato a Badu: il 'fischietto' di Firenze avrà avuto una buona ragione, probabilmente troppo 'colorate' le proteste del ghanese. Nervoso e fuori controllo.
Assistenti: Padovan 6, Barbirati 6
IV uomo: Marzaloni
Assistenti addizionali: Peruzzo 6, Pezzuto 5
Autore: Francesco Fontana / Twitter: @fontafrancesco1
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