Spazio anche a Nicola Zalewski ai microfoni dei giornalisti presenti nella zona mista di Appiano Gentile durante l'Inter Media Day in vista della finale di Champions di sabato contro il PSG. Di seguito le parole raccolte dagli inviati di FcInterNews.it.

Sei arrivato a gennaio. Era nei tuoi sogni un finale di stagione come questo?
"Si, sicuramente era nei miei sogni ed era negli obiettivi della squadra. E i miei obiettivi sono gli stessi che ha l’Inter quindi siamo arrivati fino alla finale di Champions e ce la vivremo nel miglior modo possibile".

Che anno è stato per te?
"Arrivati a questo punto l’importante è guardare avanti e non indietro. Lo scudetto è andato, bisogna fare i complimenti al Napoli perché è sempre stato lì sul pezzo e noi adesso abbiamo una partita troppo importante a cui pensare".

Si riesce ad azzerare tutto e non pensarci?
"Sì. Bisogna fare questo. L’Inter ha sempre grandi obiettivi e a prescindere arriverà sempre fino in fondo nelle competizioni, poi nel calcio si vince e si perde".

Com’è l’avvicinamento emotivo alla partita? Riesci a dormire?
"Per il momento sì, poi vedremo. L’importante è vivere queste partite con serenità e gioia".

Al momento sei il giocatore dell’Inter più in forma. Speri di poter partire titolare?
"Non lo so, queste sono valutazioni del mister. Io mi metto a disposizione, a qualunque minuto oppure non entrare proprio. Ma l’obiettivo è questo ed è il mio e del resto della squadra".

Quanto ti hanno aiutato i compagni nell’inserimento in squadra?
"Devo ringraziare tutti quanti, a partire dal gruppo, passando per lo staff, l’allenatore che mi ha voluto tanto, la società, i tifosi... Mi trovo benissimo qua e ringrazio tutti".

Dove ti vedi dopo il 31 maggio?
"Spero in duomo a festeggiare".

Speri di restare all’Inter?
"Sì, sicuramente. E non lo nascondo. Adesso però c’è una finale da giocare e penso prima agli obiettivi di squadra".

Sull’esultanza col Torino:
"L’ho creata insieme ad un mio amico ed è una roba nostra".

Cosa vi stanno dicendo i senatori?
"Che l’obiettivo dell’Inter è arrivare in fondo a tutte le competizioni. Quando ho saputo dell’Inter, era un obiettivo. La finale era un sogno e credo che a questo punto della mia carriera è la partita più importante".

Scudetto perso per un soffio. Qual è l’umore?
"L’umore è quello di chi è comunque arrivato fino in fondo a giocarsi lo scudetto contro una squadra che se l’ha vinto è perché l’ha meritato. Poi abbiamo una partita troppo importante sabato".

Quanto hai lavorato con Inzaghi sul doppio ruolo e quale prediligi?
"Mi trovo molto bene. Non mi aspettavo di giocare avanti, a Torino soprattutto. L’ho saputo la mattina stesso, io mi metto a disposizione della squadra".

Sul rapporto con Inzaghi:
"Mi ha voluto tanto e lo devo ringraziare tanto. Ma devo ringraziare anche la società che lo ha accontentato".

Sulla Coppa dalle grandi orecchie:
"Arrivati a questo punto della competizione giochiamo per vincere. Giochiamo tutte le partite per vincere perché siamo l’Inter e cercheremo di portarla a casa".

Chi sciocca di più del PSG?
"Sicuramente sono tanti i giocatori bravi. Quello che mi piace di più è Doué perché è fenomenale nel dribbling e nello stretto".

FcIN - Un motivo per credere nella vittoria?
"Un motivo è sicuramente quello di ripagare tutti gli sforzi fatti in stagione e le delusioni avute. Questo è il motivo principale".

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Zalewski: "A Monaco partita più importante della mia carriera"
Sezione: Focus / Data: Lun 26 maggio 2025 alle 16:58 / Fonte: Dagli inviati Mattia Zangari, Christian Liotta e Simone Togna
Autore: Egle Patanè
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