Oggi l'annuncio commovente dell'addio all'Atletico Madrid di Diego Godin. La redazione di Tuttomercatoweb ha intervistato Graciela Castro, presidentessa del Cerro de Montevideo, la società che lanciò Godin tra i professionisti nel 2003. A 16 anni di distanza, l'uruguaiano potrebbe diventare un giocatore dell'Inter, come conferma la stessa Castro nel corso dell'esclusiva a TMW.

Signora Castro, se le dico Godin cosa mi risponde?
"Un professionista esemplare, un calciatore eccellente e una persona magnifica. Ho conosciuto Diego da ragazzino, il mio Cerro lo comprò dal Defensor Sporting e lui allora era solo un gran campioncino in prospettiva. Pensare a quanta strada ha fatto fino a oggi mi fa emozionare...".

Soprattutto se consideriamo quanto pagaste per acquistare il suo cartellino.
"Proprio così. Erano altri tempi, è vero, ma come attestano i documenti nel 2003 acquistammo Godin per appena 840 pesos (all'epoca circa 27 euro, ndr). Con noi esordì in Primera División uruguaiana, giocò per la prima volta tra i professionisti e restò qui fino al 2006, ritagliandosi un ruolo da protagonista assoluto. Sapete tutti poi com'è proseguita la sua bellissima favola".

Poi, appunto, una stagione al Nacional, quattro al Villarreal e nove all'Atletico Madrid. La carriera di Godin parla da sola, ma a 33 anni riuscirà a trionfare anche in Serie A?
"Senza alcun dubbio. Diego sarà un ottimo acquisto per l'Inter, porterà tutta la sua esperienza e la sua leadership, oltre alle sue grandi qualità sul campo. I nerazzurri non avrebbero potuto fare un colpo migliore per la difesa, ne sono certa. il Faraón vi farà innamorare col suo carattere da lottatore".

Il suo cuore, però, resterà in qualche maniera per sempre legato al Club Atletico Cerro.
"Qui è dove è tutto iniziato, come potremmo dimenticarlo? Diego Godin è stato, è e sarà il nostro eterno capitano".

VIDEO - ALLA SCOPERTA DI... - TUTTI PAZZI PER LUCIEN AGOUME', E' LUI IL NUOVO POGBA?

Sezione: News / Data: Mar 07 maggio 2019 alle 16:36 / Fonte: TMW
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print