L'emendamento di Giorgio Mulé al 'dl sport' ha spaccato l'opinione pubblica. Ma perché secondo il vicepresidente della Camera la Serie A dovrebbe essere autonoma dalla FIGC? "La Serie A paga 1,2 miliardi di tasse, fa girare i soldi della mutualità, accende l’interesse sul nostro calcio, ma vota ed è rappresentata in Figc per il 12%. È mai possibile? Il mio sforzo nasce da questa considerazione. E vi dirò di più: non con l’idea di colpire Gravina, l’ho presentato il 25 giugno prima del disastro degli Europei", spiega al Corriere dello Sport.

Dicono ci sia la mano del senatore Lotito, avversario di Gravina e suo collega in Forza Italia. È così? 
"Chi lo pensa si copre di ridicolo. Claudio mi ha chiamato a cose fatte: “A Giò, fai una cosa del genere e non mi dici niente?”. Casini l’ho conosciuto solo di recente. Non tutti sanno che quello della rappresentanza è un mio cruccio". 

Si spieghi meglio. 
"Da due anni sto conducendo una battaglia affinché i gruppi sportivi militari siano rappresentati nel consiglio del Coni. La legge è pronta, se solo Malagò riuscisse a trovare 34mila euro dal bilancio per dare dignità a chi porta il 40% delle medaglie olimpiche al nostro Paese". 

La Figc ha visto l’emendamento come una provocazione. 
"La Federcalcio è come la famosa foresta pietrificata. E lo sport italiano ha il vizio di difendersi dietro la bandiera dell’autonomia, mentre vive in una selva impenetrabile fatta di privilegi e rendite". 

A poche ore dall’esame del testo sono intervenute anche Uefa e Fifa, minacciando sanzioni e la cancellazione dell’Europeo 2032 in Italia. 
"Parliamo delle stesse organizzazioni che mentre in Russia incarceravano gli omosessuali e in Qatar coprivano il numero di morti per la costruzione degli stadi si voltavano dall’altra parte? Beh, quella lettera lascia il tempo che trova: se fossimo in un ambito diverso da quello sportivo corrisponderebbe a una minaccia al corpo dello Stato". 
 

Sezione: News / Data: Sab 13 luglio 2024 alle 14:40
Autore: Stefano Bertocchi
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