Intervistato in esclusiva da Panorama, Gianpiero Marini, ex calciatore e tecnico interista, ha ripercorso la breve ma fruttuosa parentesi della sua carriera vissuta sulla panchina nerazzurra, non mancando di offrire anche le sue considerazioni sul presente della Beneamata. Ecco le sue dichiarazioni: "Quando assunsi l'incarico di allenatore (1994 ndr) - ha raccontato -, avevo in mano una squadra in una fase opaca, sfiduciata e a pezzi fisicamente. C'erano giocatori che erano stati miei compagni come Zenga, Bergomi, Ferri. Puntai sulla loro voglia di riscatto, così come quella di Berti che recuperai da un infortunio e a parer mio è stato uno dei più grandi centrocampisti della storia interista. Alla fine la vittoria della Coppa Uefa fu una grandissima soddisfazione".
In rosa c'era anche un certo Denis Bergkamp: "In attacco avevamo un campione cristallino, un bravo ragazzo, ma non riusciva a integrarsi, se ne stava sempre sulle sue, non partecipava alla vita del gruppo e per questo non era stimato dai compagni, finendo spesso al centro di discussioni assai 'animate' che hanno richiesto il mio intervento...".
La chiacchierata, infine, fa un salto temporale all'Inter di oggi: "'C'era bisogno di un risultato positivo nel derby per recuperare fiducia. E, anche se con sofferenza, alla fine l'Inter lo ha raggiunto. Credo che Pioli dovrà lavorare molto, innanzitutto su una formazione base su cui partire. Se condiviso quella del derby? Abbastanza, ma l'Inter deve assolutamente recuperare Stevan Jovetic, è un talento straordinario. De Boer non lo ha mai considerato, spero che Pioli lo rilanci. E' un campionissimo".

Sezione: News / Data: Mer 23 novembre 2016 alle 19:30
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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