Gianni De Biasi, interpellato dai colleghi di TorinoGranata.it, traccia la sua analisi di Inter-Torino: “L’Inter è costruita per fare risultati di un certo tipo e quindi per provare a vincere il campionato. Per quanto riguarda il Toro di fare un campionato il più decoroso possibile. Se si guarda la classifica adesso il Toro è davanti di un punto, ma non credo che sarà così anche alla fine della stagione, allora le posizioni saranno invertite perché ci sono grandi differenze nello sforzo finanziario e sul piano del progetto. Credo che comunque il Torino abbia costruito una squadra ottima dal punto di vista strategico, della qualità e che sia incanalato per fare un percorso veramente interessante”.

Come possono impostare la partita i tecnici?
“Non cambia molto, semmai cambia un po’ l’aspetto dal punto di vista delle disposizioni in campo perché le due squadre sono messe all’incirca alla stessa maniera. Poi dipenderà dagli interpreti in campo. Entrambe le squadre hanno una difesa a tre e tendenzialmente l’Inter due punte davanti e cinque centrocampisti, mentre il Toro ha quattro centrocampisti, due mezze punte e una punta. Però le due mezze punte fanno diventare sei i centrocampisti quando c’è da difendere. Sono sottigliezze che possono sfuggire ai più, ma l’occhio esperto può vedere molto meglio la partita, però bisogna vederla: non la si può immaginare”.

L’Inter segna parecchio, 11 gol in 5 partite, ma subisce anche molto, 8 reti, il Torino invece fa un po’ fatica a segnare, 6 gol, e ne ha subite 5, ma tre in un’unica partita dall’Atalanta. Quali criticità e punti di forza hanno queste due squadre in difesa e in attacco?
“Il Toro ha una difesa di ragazzi giovani, Buongiorno, Schuurs e Zima, che hanno il loro futuro davanti, invece l’Inter ha sicuramente giocatori più esperti perché de Vrij, Bastoni e Skriniar sono ormai delle certezze, mentre quelli granata sono delle realtà che si devono ancora consolidare, ma sicuramente hanno una strada da scrivere. Il problema di fondo dell’Inter è che agisce su tre fronti, campionato, Champions e Coppa Italia e disperde un po’ di più le energie e la concentrazione, ma dal punto di vista meramente tecnico c’è imbarazzo nel dire che il Toro possa giocarsela alla pari, ma il fatto che siamo qui a dirlo probabilmente è tutto merito della campagna acquisti fatta da Cairo e Vagnati e di Juric, al di là dei litigi che ci sono stati. Gli screzi per visioni diverse delle varie realtà ci stanno e ci cono anche nelle famiglie quotidianamente se non a ricorrenza settimanale, non starei quindi a puntare il dito su questo aspetto”.

Quali strategie questa sera potrebbero utilizzare Inzaghi e Juric/Paro?
“Juric e Paro daranno fiducia ai giocatori che ritengono che siano i più importanti per la squadra, mentre Inzaghi sarà costretto a mettere in campo la formazione migliore perché deve cercare di recuperare posizioni in classifica, anche se la strada è ancora lunga ma è meglio non perdere punti lungo il cammino. Ed è impegnato anche nel turnover che deriva dalla sconfitta in casa in Champions contro il Bayern per due a zero, che ci sta poiché i tedeschi sono veramente stratosferici, per cui cercherà di mettere in campo i giocatori che hanno recuperato meglio dal punto di vista fisico e psicologico dalla sconfitta di mercoledì e anche da quella di sabato scorso nel derby con il Milan”.

Sezione: News / Data: Sab 10 settembre 2022 alle 15:47
Autore: Niccolò Anfosso
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