Immagini di Rodrigo Palacio con la maglia di Vid Belec, sono quelle del match di Tim Cup tra Inter-Verona che fanno sorridere il giovane numero 27 nerazzurro: "Come portiere è stato bravissimo, poi aveva anche il mio nome sulle spalle e l'ha portato benissimo. Essere l'ultimo difensore in una squadra dà sicuramente un maggior senso di responsabilità, è diverso dagli altri ruoli. Credo che il nostro lavoro in partita è dettato dall'istinto. Portieri si nasce o di diventa? Se si lavora si può diventarlo".

"Non avrei mai pensato di poter raggiungere una squadra come l'Inter. - continua Belec -. Il momento nel quale ho capito che poteva esserci una svolta? Quando hai 16 e vai via da casa tua per andare in Italia. All'inizio è tutto difficile, cambia la terra, la lingua, le amicizie. Difficile imparare l'italiano? Non tanto, sono stati i miei compagni ad aiutarmi".

Si torna indietro nel tempo, a quando Belec era il numero 1 della Primavera nerazzurra: "Siamo stati sempre un bel gruppo, mi sono divertito tanto. Sono stato lì quasi quattro anni ed è come abbiamo detto prima, quando vai via dal tuo Paese e vieni in Italia per lavorare e lo devi fare bene. Quando arrivi qui ti viene dato tanto, ma devi anche dare. Il mio primo allenatore qui è stato Piero Bosaglia e mia mamma è stata la persona che mi è stata più vicina di tutti quando sono arrivato qui a Milano. Se sono mammone? Sono figlio unico, quindi...(ndr, sorride)".

Parlando delle maggiori differenze tra serie A e B, nella quale ha giocato con il Crotone, Belec spiega: "Nella massima serie c'è più qiualità, ma è anche vero che in serie B sono tante le squadre a pari livello e ogni partita è difficile allo stesso modo".

Sul rapporto con i colleghi: "Mi sono trovato sempre bene con tutti. Con Paolo Tornaghi in Primavera o con Emanuele Concetti al Crotone", continua Belec ripensando al passato". E anche quello con i tifosi: "Mi piace averli al mio fianco, mi fermo con loro molto volentieri".

Sezione: News / Data: Ven 19 aprile 2013 alle 21:41 / Fonte: Inter.it
Autore: Fabrizio Romano / Twitter: @FabRomano21
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