Dopo il caso esploso ieri sera, nel giorno di vigilia di Atalanta-Inter, Guglielmo Stendardo spiega la sua posizione a chi sosteneva una sua presunta autoesclusione dall'elenco dei convocati per la gara prevista contro la squadra di Mancini: "Questa è una calunnia che mi ferisce profondamente, come uomo, come atalantino, come professionista e lede la mia immagine agli occhi di una tifoseria che mi apprezza e io apprezzo, essendo Bergamo una piazza straordinaria. Mai e poi mai sarei venuto meno alla chiamata del tecnico. La verità è un’altra e non ho difficoltà a raccontarla. Ho sempre anteposto l’interesse dell’Atalanta al mio: la stima e l’affetto dei tifosi che mi sono guadagnato sul campo, sono lì a dimostrarlo. Proprio per ciò che ho fatto e continuo a fare indossando la maglia della Dea, dopo avere giocato soltanto 7 partite da titolare sulle 19 di questo girone d’andata e con il massimo rispetto per i miei colleghi di reparto, in settimana ho chiesto a Reja di chiarire la situazione. Volevo capire quali fossero le mie prospettive nel prosieguo del torneo. Ma, ieri sera, sono stato escluso dai convocati per Atalanta-Inter. Sia chiaro, io accetto ogni decisione del tecnico, com’è giusto che sia: chiedo semplicemente rispetto". 

Sezione: L'avversario / Data: Sab 16 gennaio 2016 alle 13:42
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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