Arrivato ai microfoni di Rai Sport, Luciano Spalletti risponde prima ad una domanda su Edin Dzeko schierato a sorpresa: "Io tento di mettere sempre in campo la squadra per vincere, non vado a simpatie. Qualche volta si indovina, a volte si sbaglia. Ma si sta attenti alle indicazioni della settimana. Sull'1-0 potevamo chiudere la partita ma non ci siamo riusciti, poi abbiamo fatto gestire il gioco all'Inter e abbiamo faticato molto, ma non è da tutti subire la mazzata del pareggio e trovare la rete della vittoria poco dopo. Se non si migliora sotto l'aspetto della gestione però sarà dura, solo per caso l'Inter non ha pareggiato prima. Le ripartenze possono diventare 3-4 in più se sappiamo gestire il pallone senza farci intimorire. Così si può portare l'Inter a non farci faticare col possesso palla".

Si sta tornando un po' al calcio di profondità? "Secondo me c'è una ricerca di cominciare l'azione da dietro, col portiere che gioca bene la palla, provando a fare superiorità intorno alla palla prima di giocare sulla prossima linea. Pep Guardiola ha fatto scuola, anche altre piccole squadre cercano questa fase di fraseggio. Se poi quando difendi hai la caratteristica di avere giocatori capaci di ribaltare l'azione, c'è la possibilità di fare le ripartenze. Però lui non ha fase difensiva, e senza un ottimo Wojciech Szczesny avremmo avuto dei problemi. Ci sono giocatori che magari soffrono questo tipo di impostazione come Edin Dzeko, che però dopo questa partita si convincerà di essere ottimo per l'Italia. Avevamo preparato la partita sui loro attacchi, lo sanno fare molto bene. Ma siamo stati molto coraggiosi, dopo aver perso la palla del palo di Ever Banega, c'è ritornato il piedino e non riuscivamo a fare certe cose. L'Inter ha comandato il gioco, ha meritato anche di pareggiare".

Sezione: L'avversario / Data: Dom 02 ottobre 2016 alle 23:41
Autore: Redazione FcInterNews.it
vedi letture
Print