Dopo il netto ko di San Siro contro la 'sua' Inter, Dejan Stankovic analizza il match ai microfoni di SkySport. Ecco le considerazioni del tecnico della Samp.

Emozioni forti prima della partita...
"Il mio passato all'Inter è stato spettacolare e ringrazio i tifosi per tutto. Poi c'era la partita, nemici in campo, battaglia, tante emozioni, ma poi quando l'arbitro fischia i miei pensieri erano solo per la Samp".

All'inizio eravate riusciti a imbrigliare l'Inter. Poi cosa è cambiato?
"Il gol subito da piazzato. L'Inter è una squadra forte, che lotta per obiettivi diversi dai nostri, una squadra che ha passato il turno di Champions e crede di poter lottare per lo scudetto. Impatto buono, poi il gol ha facilitato la vita all'Inter. Anche il secondo gol è stato un altro episodio in cui è mancata comunicazione. Questo ha condizionato la gara. Poi loro si sono accontentati alla fine, ma la mia squadra è rimasta viva e questo è ciò che mi porto dietro da questa partita. Sono sicuro che con questo atteggiamento ne usciremo fuori".

Tanta simpatia nei tuoi confronti, ma alla fine decidono i risultati...
"Lo accetto. Ci sono due tipi di allenatori: quelli che sono esonerati e quelli che lo saranno. Ma non sono negativo come te (rivolgendosi alla domanda di Alessandro Bonan, ndr)".

Da cosa nasce la grande amicizia con Lukaku?
"Lui ha accolto a braccia aperta i miei figli, li ha presi sotto la sua ala protettiva. Romelu è un ragazzo d'oro e lo ringrazio".

Cosa pensi dello stato del calcio italiano?
"Ho fatto solo quattro partite, ma con avversari diversi. Vedo troppo gap tra le prime 6-7 squadre e le altre. Non mi permetto di giudicare nessuno, ma lo vedo. Poi, se guardiamo all'Europa, si può crescere: il Napoli è un esempio. Anche Inter e Milan hanno identità forti e diverse".

Sezione: L'avversario / Data: Sab 29 ottobre 2022 alle 23:05
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print