Testa alta e volto disteso, così Luis Enrique si presenta in sala stampa a rispondere alle domande dei giornalisti: “Complimenti ai calciatori per il loro comportamento in  campo, abbiamo fatto una bella partita. Negli ultimi 15 minuti abbiamo rischiato, soffrendo qualche situazione pericolosa. Non mi preoccupo, dobbiamo stare attenti a non perdere palla a centrocampo. La fatica a segnare? Sono tranquillo, questo aspetto non mi preoccupa, ci sono tanti giocatori che possono segnare, Borriello, Borini, Bojan, Lamela, Totti… I gol arriveranno di sicuro, certo che prima arriveranno sarà meglio. Non dipende dalle punte, dipende dal gioco di tutta la squadra. Sono contento , avremmo potuto vincere ma anche perdere, mi è piaciuto il modo in cui la squadra ha mostrato voglia di vincere in trasferta. La squadra scelta è questa, manca ancora un po’ di lavoro, però continuo a essere ottimista e ho fame di vincere per i nostri tifosi. Alla fine abbiamo rischiato, perché sono meglio 3 punti di uno, ma il rischio è stato controllato. Mantenere il possesso di palla è stata una delle chiavi della nostra partita, così come la pressione alta e la volontà di schierare giocatori con grandi qualità. Tutti hanno fatto benissimo, ho apprezzato l’impegno e l’atteggiamento. La sostituzione di Stekelenburg è stata obbligata, credo che ogni allenatore, in questo caso, preferirebbe che questo cambio non venisse conteggiato. Ma la regola è questa. Per fortuna la tac di Stekelenburg è stata negativa, complimenti a Lobont. L’Inter? L’ho vista bene, è stata una bella partita per i tifosi, il risultato di 0-0 non significa che sia stata una partita noiosa. Perrotta a destra? Perché i nostri terzini sono piuttosto offensivi, lui ha caratteristiche tali che gli permettono di giocare anche lì. Bravo anche Taddei, che ha fatto benissimo la prima volta schierato a sinistra. Muntari per Forlan? Ho abbastanza lavoro a casa mia per guardare in casa d’altri. Credo che l’Inter abbia fatto bene, con un po’ di fortuna poteva vincere e ora parleremmo di un’altra storia. Mi fa sorridere che due allenatori dopo due partite siano già a rischio. Ma è il calcio, purtroppo manca la fiducia nei confronti degli allenatori. Io supererò questa situazione e so che Gasperini con la sua esperienza farà altrettanto. Il mio esordio da tecnico a San Siro? Bellissima sensazione. Era meglio da calciatore, potevi essere protagonista con una giocata. È uno degli stadi più belli d’Europa, ma io preferisco l’Olimpico con i nostri tifosi. Il risultato secondo me è giusto, con la fortuna avremmo potuto vincere, con sfortuna avremmo potuto perdere. Alla fine è giusto così anche se rispetto il pensiero di Gasperini che sostiene il contrario”.

Sezione: L'avversario / Data: Sab 17 settembre 2011 alle 23:31 / Fonte: dalll'inviato a San Siro: Fabio Costantino
Autore: Fabio Costantino
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