Alla serata dei dieci anni della sua Fondazione Pupi, Javier Zanetti si esprime così sul tema a Sky: "Dieci anni di Fondazione sono tanti, speriamo di continuare con questa grande famiglia. Ci saranno tanti compagni e personaggi noti, sarà una grandissima serata. L'Italia è ormai il mio Paese, mi sento anche un po' italiano e devo ringraziare la sensibilità dimostrata nei nostri confronti". Il discorso Inter però è quello più caldo: "Sono arrivate due sconfitte inattese, purtroppo il calcio è questo, potevamo anche vincere queste due partite. Il calcio è fatto di episodi, ne prendiamo atto, però vogliamo rimediare e abbiamo ancora tanto da guadagnarci. Vedo grande spirito di sacrificio. In questo momento c'è poco da dire ma molto da lavorare, possiamo migliorare e ci sono tutti i presupposti. Il tecnico? Non sentiamo le critiche, ma lavoriamo alla ricerca di punti. Dobbiamo pensare a vincere le partite.

Moratti? E' sicuramente amareggiato come tutti noi per queste sconfitte, ma è fiducioso perché sa che possiamo fare bene. Una rivoluzione credo che non sia nei programmi di nessuno, siamo all'inizio. Dobbiamo lavorare cercando di crescere. In quale ruolo mi vedo con Gasp? In quello che il tecnico mi chiederà. Sono disponibile a rendermi utile per questa squadra, posso fare centrale, centrocampista o terzino. Non è un problema".

Ecco poi quanto aggiunto ai giornalisti poco dopo: "Siamo soltanto all'inizio, dobbiamo avere fiducia. Quando nessuno credeva in noi abbiamo vinto tutto, e allora dobbiamo pensare in avanti. Il modulo non credo sia un problema, bisogna avere consapevolezza della nostra forza, usciremo da questo momento. Eto'o? E' un grandissimo campione, però ora non è più con noi. Ne sono arrivati tanti altri che offriranno il loro contributo".

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 15 settembre 2011 alle 19:05
Autore: Fabrizio Romano
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