Una grossa illusione. Ecco cosa resta della doppia vittoria, ottenuta contro Twente e Parma, che aveva illuso che l’Inter fosse uscita dal momento difficile e avesse rimboccato la strada giusta per recuperare posizioni in classifica, come aveva auspicato Benitez. Invece il trionfo, anche piuttosto largo e convincente, ottenuto contro il Parma ha lasciato spazio a un’Inter ancora una volta alla ricerca della sua vera identità, mai realmente pericolosa, imballata, che si è dovuta arrendere al cospetto di una Lazio che a tratti ha fatto vedere un gioco migliore, è stata più concreta sottoporta, ha mostrato compattezza e sagacia tattica. I complimenti a Reja per come ha preparato questa gara, e a un Hernanes straordinario, ma ora le preoccupazioni tornano. E’ vero che l’Inter ha ancora undici calciatori fuori, dodici se si include in forfait del primo tempo di Stankovic, e che soprattutto in attacco l’unica punta di ruolo era Pandev, ma anche contro il Parma l’emergenza c’era e Benitez aveva trovato la chiave di volta negli inserimenti dei centrocampisti, ma quest’oggi non si sono visti né questi inserimenti (da dimenticare il rientro di Muntari), né i pericoli creati degli attaccanti, né una grande difesa, con sviste evitabili.

L’unica speranza, se così vogliamo chiamarla, è che l’Inter fosse con la testa già al Mondiale per Club (anche se mercoledì c’è da sbrigare la formalità di Champions a Brema), ma è davvero una speranza perché vuol dire che ad Abu Dhabi vedremo un’Inter finalmente diversa, finalmente motivata, concentrata e letale. Perché se così non fosse ci sarebbe davvero da preoccuparsi anche al cospetto di un torneo raro da giocare e che i tifosi vogliono assolutamente vincere. La speranza, ripetiamo, è che il Mondiale possa dare quella scarica di motivazioni che facciano tornare l’Inter quella corazzata che l’anno scorso dominava ovunque. E forse è da leggere in tal senso anche la decisione di preservare alcuni elementi sulla via del recupero per trovarli pronti per questo appuntamento.

Ma non bisogna dimenticare che dopo il Mondiale l’Inter dovrà recuperare una posizione in campionato che non è di certo felice. E dovrà recuperare anche i tanti infortunati, che forse potranno dare una svolta a un campionato che purtroppo ancora non l’ha vista. Oggi, se si esclude un moto di orgoglio dopo il 2-1 di Pandev, l’Inter non ha mai mostrato superiorità rispetto alla Lazio. Intervenire a gennaio sarà dunque fondamentale così come sarà fondamentale mettere a disposizione di Benitez tutti gli effettivi. La strada è ancora lunga ma bisogna evitare di perdere definitivamente i contatti dalle prime posizioni.

 

LAZIO-INTER 3-1

Marcatori: 26' Biava, 7' st Zarate, 29' st Pandev, 44' st Hernanes

LAZIO: 86 Muslera; 2 Lichtsteiner, 20 Biava, 3 Dias, 26 Radu; 32 Brocchi, 11 Matuzalem, 6 Mauri; 8 Hernanes (46' Bresciano); 10 Zarate (35' st Ledesma), 22 Floccari (41' st Rocchi)
A disposizione: 12 Berni, 18 Kozak, 21 Diakité, 39 Cavanda
Allenatore: Edy Reja

INTER: 12 Castellazzi; 57 Natalino (37' st Santon), 6 Lucio, 2 Cordoba, 4 Zanetti; 5 Stankovic (36' Thiago Motta), 19 Cambiasso, 11 Muntari (9' st Alibec); 88 Biabiany, 10 Sneijder; 27 Pandev
A disposizione: 21 Orlandoni, 23 Materazzi, 36 Benedetti, 40 Nwankwo
Allenatore: Rafael Benitez

Arbitro: Orsato (sez. arbitrale di Schio)


Note. Ammoniti: 21' Muntari, 16' st Brocchi, 38' st Radu. Recupero: pt 3, st 4.
 

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 03 dicembre 2010 alle 22:43
Autore: Domenico Fabbricini
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