Andrea Stramaccioni parla dagli studi di Dazn della stagione dell'Inter. "La finale di Champions riabiliterebbe l'Inter? Assolutamente sì, anche perché sarebbe la seconda in tre anni di una competizione difficilissima, dispendiosissima. L'Inter ha pagato i tantissimi impegni, diciassette gare in più del Napoli sono un terzo girone. Non si può avere tutto, non è riuscita ad avere lo stesso apporto dalle seconde linee, ma a Montjuic i primi undici hanno dimostrato che se la giocano con chiunque a tutti i livelli".

"Lo scorso anno - prosegue Stramaccioni - l'Inter è uscita con l'Atletico e ha dato lo strappo finale al campionato. Non posso però che sottolineare che molti dei protagonisti della semifinale di martedì sono arrivati a parametro zero, il che pesa anche sulla situazione societaria. Sommer (in realtà non arrivato a zero, ndr), Calhanoglu, Mkhitaryan, lo stesso Taremi, Zielinski. Il vero salto di qualità è stato nelle operazioni importanti, portando dei giocatori ad essere protagonisti. Chi fa una semifinale di Champions con 4-5 giocatori titolari a parametro zero? Gli hanno dato l'ingaggio, ma erano in scadenza. Ovvio che sarebbe una grande delusione, ma il progetto di Inzaghi è stato conseguente a quello di Conte, che giocava 3-5-2 e quando va via Marotta e Ausilio prendono l'unico allenatore italiano che giocava quel calcio. In quel solco è stata costruita la squadra. Poi ripeto: serve, per un salto di qualità e per rigenerare il gruppo più vecchio del campionato, uno sforzo societario".

"Per me il progetto di Inzaghi è chiaro e delineato - dice ancora Stramaccioni -. Ora c'è un traguardo importante e martedì è un dentro o fuori, ma il bicchiere è assolutamente mezzo pieno. Però servono investimenti. Se domani compri l'Inter e dai 100 milioni a Marotta e Ausilio non prendono Taremi, prendono Castro. Quando presero Lukaku pagarono un sacco di soldi. Lo stesso Dzeko fu un capolavoro, come Mkhitaryan o Acerbi, di un direttore sportivo che non ha i soldi. Non si può paragonare l'Inter al Real, che se vuole Mbappé va a prendere Mbappé. Da un punto di vista della gestione hanno fatto un miracolo. Lautaro è stato un investimento, ma Ausilio con più soldi non prende Taremi o Arnautovic o li prendono come quarto attaccante". 

Stramaccioni parla anche delle condizioni di Lautaro Martinez. "Era l'unico tra i top a non essere in panchina col Verona. L'elongazione può essere fastidiosa, avere tempi più lunghi. Lautaro è esperto: io dico sempre che soprattutto i calciatori dai 27-28 anni sono il miglior medico di sé stessi. Qualora non dovesse esserci, il suo temperamento e la sua leadership sarebbero difficili da sostituire. Giocare con una punta sola? Barella e Frattesi l'hanno già fatto in nazionale. Farris ci ha dato un'indicazione dicendo che cercheranno di togliere un po' di possesso al Barcellona e questo potrebbe andare verso questa direzione. Ma per come conosco Inzaghi non cambierà. Alla Lazio lo aveva fatto con Luis Alberto o Correa, ma sarei stupito se lo facesse, anche se la mossa creerebbe superiorità e imprevedibilità. Credo però che un allenatore debba giocarsela con le sue idee".

Sempre su Inter-Barcellona: "Contro il City, nelle uscite del quinto, spesso l'Inter lasciava l'esterno forte a Bastoni perché ha una propensione, una cattiveria, delle leve, per cui con un pizzico di coraggio preferirei giocarmi l'uno contro uno con lui e non con Dimarco, contro Yamal. Quando ci sono queste partite sfido chiunque a dare il risultato della partita. Le due squadre hanno dei punti di forza e penso che l'Inter abbia le carte per arrivare in finale. Conosco però il calcio, conosco Inzaghi, è un mondo di scaramantici e quindi non dirò mai che l'Inter è favorita. Yamal come Messi? Per ora il titolo è 'non scherziamo'. Il Barcellona di Messi però aveva dei giocatori mostruosi. Yamal oggi non è paragonabile perché Messi aveva 7 presenze alla stessa età, contro 100. Aspettiamo arrivi a 32 anni, adesso è quasi blasfemo".

Sezione: Copertina / Data: Lun 05 maggio 2025 alle 11:16
Autore: FcInterNews Redazione
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