Beppe Marotta è intervenuto questa mattina a Radio Anch'io Lo Sport. L'Inter si avvia verso un finale di stagione che si chiuderà con la finale di Cahmpions League del 10 giugno. Ecco l'intervento dell'amministratore delegato interista, tema per tema.

La finale contro il Manchester City.
"Nello sport bisogna giocare ogni torneo fino in fondo. Abbiamo grande rispetto e timore per il City che è un colosso per fatturato e potenzialità tecnica, ma siamo preparati ad affrontare un avversario più forte mettendo in campo motivazione, attaccamento alla maglia e organizzazione calcistica".  

Inter-Atalanta di sabato.
"Siamo condizionati da una grande risorsa che sono i diritti tv e rappresentano un valore molto forte. Tre partite in sei giorni significa mettere a rischio l'incolumità dei calciatori. I broadcasater fanno giustamente una pianificazione guardando all'audience, ma bisogna trovare una via di mezzo".

Manchester City come Real e Barcellona nelle finali Champions con la Juve.
"Con la Juventus affrontammo l'espressione del calcio più forte, così erano allora Barcellona e Real Madrid. Il City ora è una potenza calcistica, fattura quasi 800 milioni e questo li porta ad avere un potere d'acquisto notevolissimo. Hanno i migliori giocatori d'Europa, ma questo è il bello del calcio, il fatto di partecipare a questa finale ci porta grandi motivazioni".

L'ossatura italiana della squadra.
"Credo sia la strada da perseguire. La valorizzazione del prodotto italiano è obbligatoria. Esprimiamo grandi valori come giocatori, allenatori, arbitri, dirigenti. Gli investimenti più importanti sono nei centri di formazione e quindi è scontato che il rapporto tra Federazione e club dev'essere ancora più forte perché i talenti italiani possono competere coi pari età in tutta Europa". 

Frattesi e Scalvini nomi da Inter.
"Siamo nell'ambito della globalizzazione per cui monitoraggio e scouting devono essere in ambito anche europeo e mondiale. Ma ho sottolineato i valori del calcio italiano che sono di altissimo livello. Frattesi e Scalvini sono molto interessanti e ce ne sono anche altri. Ieri abbiamo assistito a una bella prestazione dell'Italia Under 20. Sono elementi seguiti da grandi club e non nascondo che abbiamo messo gli occhi addosso, poi bisogna conciliare con una negoziazione e in questo momento siamo fermi".

La stagione di Lukaku.
"La prerogativa di Lukaku è che ama la maglia che indossa e vuole stare con noi. Però è in prestito, tornerà al Chelsea e non sappiamo tecnicamente cosa vogliano fare. Restiamo alla finestra".

Lo scenario per Inzaghi.
"Non si può valutare una stagione solo da una partita a Istanbul. Arrivare alla finale di Champions è motivo di grande prestigio e valore, Inzaghi merita ampiamente questa partita. La valutazione è estremamente positiva. C'è stato un momento in cui le cose non andavano bene e quindi il dibattito è diventato più diretto, ma in maniera sempre propositiva. Inzaghi ha dimostrato di essere all'altezza del ruolo. Il suo lavoro è positivo e da tutti riconosciuto all'interno del club". 

Il rischio di pensare troppo al City.
"E' il rischio dello sportivo, anche nel basket o in altri sport. Quando si hanno grandi appuntamenti è normale che la testa va lì. Sta ai giocatori, allenatore e società trovare la giusta concentrazione per tutti gli impegni. Mercoledì c'è un appuntamento di grandissimo prestigio e ci teniamo. Sono sicuro che i giocatori affronteranno la giusta motivazione contro una Fiorentina di altissimo livello. Dobbiamo affrontare gli impegni step by step".

Lo sponsor a Istanbul: sarà una fondazione benefica?
"No, in realtà la parte corporate sta trattando con diverse aziende ma non so se le trattative troveranno definizione entro il 10 giugno. Il regolamento Uefa non prevede un brand di un'azienda se non a livello sociale. E' in atto una negoziazione ma non sono in grande di dire quel che sarà".

Che idea si è fatto del caso Spalletti?
"Spero per il bene del calcio che continuino assieme perché lui e De Laurentiis sono un valore aggiunto del calcio, però non conosco le cose e quindi rispetto le valutazioni che i due decideranno di attuare. Hanno fatto una grandissima impresa, grande merito a loro".

La positività del bilancio.
"La locomotiva è il risultato sportivo, condiziona tutte le attività del club che sono la valorizzazione del brand, del contenitore che è lo stadio. Con orgoglio posso dire che stiamo raccogliendo 80 milioni di introiti, risultato importante grazie alle performance della stagione".

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 22 maggio 2023 alle 08:48
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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