Il clima di Inter-Barcellona si sta letteralmente surriscaldando, soprattutto dopo le dichiarazioni di Ibrahimovic che tre giorni fa ha sottolineato come se i nerazzurri sono diventati campioni negli ultimi tre anni lo devono al suo contributo. Non era difficile prevedere una replica da parte di chi si è sentito colpito nell’orgoglio, la squadra. A rispondere allo svedese è stato Amantino Mancini, che pur non avendo preso parte alle ultime tre stagioni trionfali ha interpretato benissimo i sentimenti dei compagni di squadra di fronte a certe parole: “Ho trovato quelle frasi un po’ provocatorie ed esagerate. Ognuno ha il diritto di pensarla come vuole, ma non è come dice lui. L’Inter esiste da oltre 100 anni e ha vinto anche prima del suo arrivo”.

L’esterno brasiliano, rimasto all’Inter per volere di Mourinho quando ormai il suo trasferimento al Genoa era definito, sperava anche di poter tornare a Roma: “Nell’ambiente della Capitale mi sono trovato bene sei anni e in più ero reduce da una stagione non esaltante a Milano. ‘ vero, ho pensato di ritornare alla Roma, ma poi è andata com’è andata. Alla scadenza del mio contratto, tra tre anni, anche se Roma è nel mio cuore, penso che sarò troppo ‘vecchio’ e me ne tornerò in Brasile”.

Non è più un mistero quanto accaduto l’ultimo giorno di mercato nella trattativa tra Inter e Genoa per portarlo in Luguria. Lo stesso Mancini spiega la vicenda: “Lunedì 31 agosto era tutto fatto, avevo parlato con il ds Fabrizio Preziosi e c’era un accordo per il prestito. Anche mia moglie Vanessa era felice, avrei trovato più spazio per giocare. Nel pomeriggio, però, ho parlato con Mourinho, è stata una chiacchierata sincera e mi ha convinto a rimanere. Ora affronto questa stagione con serenità. Ho svolto una buona preparazione e mi farò trovare pronto, spero che questa stagione sia diversa da quella precedente. Ho voglia di riscatto, di essere ancora il Mancini visto a Roma. Tatticamente so che non giocheremo con il 4-3-3, ma non credo che farò il terzino destro, il bonus estivo è finito. Potrei giocare da interno di centrocampo nel rombo, allargandomi quando abbiamo la palla”.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 10 settembre 2009 alle 10:00 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Fabio Costantino
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