BBC World Service propone all’interno di ‘World Football’ la seconda parte dell’intervista realizzata con Roberto Mancini, allenatore dell’Inter. Questa volta, però, il focus è sui suoi ricordi legati al derby di Manchester, in vista della sfida di domenica tra United e City all’Old Trafford. Mancio sarà sempre ricordato dai tifosi dei Citizens anche per un clamoroso 1-6 rifilato alla formazione all’epoca allenata da Sir Alex Ferguson all’Old Trafford nell’ottobre del 2011. “Cosa mi ricordo? Ho bei ricordi di quella giornata, penso che abbiamo capito lì che potevamo vincere la Premier League. Non è mai facile vincere all’Old Trafford, oltretutto per 1-6. Penso che in quel momento comprendemmo di essere pronti per vincere, perché abbiamo battuto la squadra migliore e abbiamo cambiato la situazione in città”.

Quali erano le sensazioni di Mancini a proposito di quella sfida? “Ero molto felice per i nostri tifosi, perché so cosa significa per loro vincere in quel modo all’Old Trafford. Ero felice per loro e per i giocatori, perché meritarono quella vittoria”. Il tecnico parla poi del rapporto con Alex Ferguson: “E’ stata una bella esperienza misurarmi con lui, Alex è stato un fantastico manager; ha vinto tutto e per tanti anni. Fra di noi c’era un ottimo rapporto, nel suo spogliatoio e nel suo ufficio c’era sempre dell’ottimo vino rosso italiano, glielo portai io per lui e per sua moglie. Ho un grandissimo rispetto per Ferguson, un allenatore del suo calibro è incredibile. Non mi sono mai sentito intimidito dal confronto con Sir Alex, ho molto rispetto per lui e per lo United, un club che rappresenta la storia del calcio”.

Ma a Mancini è piaciuto essere il ‘vicino rumoroso’, così come i tifosi dello United apostrofano quelli del City? “Per i nostri tifosi era molto importante togliere lo striscione dall’Old Trafford (in riferimento allo striscione indicante gli anni senza titoli dei rivali con la maglia celeste, ndr)…  Penso di essere molto orgoglioso di avere fatto questo per il City”. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 23 ottobre 2015 alle 11:15
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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