Nella conferenza stampa di presentazione, Samuele Longo ha parlato della sua nuova avventura con la maglia dell'Hellas Verona e delle prospettive per il futuro: "È una delle prime squadre che mi ha cercato e mi ha subito stuzzicato l'idea di venire qui. Io ho parlato con più squadre come mi avevano detto ma alla fine ho scelto di venire a Verona. È una cosa che ho sentito dentro, come una sfida più difficile rispetto ad un altro posto, ma che sono pronto ad affrontare e facendo bene qui sarò poi pronto per l'Inter. L'esperienza in Spagna? E' stata fantastica, mi è piaciuta subito. C'erano sempre ventimila persone fisse allo stadio e tutto questo calore mi eccitava, lo preferisco a posti più tranquilli. E lì mi sono confrontato col calcio professionistico per la prima volta. Posso dire di essere cresciuto come calciatore e come uomo, in Spagna c'è davvero un'altra cultura. Ruolo? Preferisco giocare da punta centrale ma posso agire in tutti i ruoli là davanti".

A Verona ritroverà Matteo Bianchetti: "È un mio amico, mi sentivo spesso con lui e mi sono confrontato con lui prima di arrivare qui. Mi ha parlato bene dello spogliatoio, che mi ha fatto subito una buona impressione quando sono arrivato, dell'ambiente e della piazza. Devo ringraziare l'Inter perché alla fine mi sono comportato come mi avevano chiesto e loro hanno assecondato la mia scelta di venire qui, in particolare Massimo Moratti che ha sbloccato la trattativa con il presidente dell'Hellas. Toni e Cacia? Sono due campioni, sicuramente imparerò molto da loro e darò una mano come loro. Questo è uno dei motivi per cui sono venuto qui". Sul suo idolo: "Ho cominciato a giocare vedendo Ronaldo. Avevo cinque anni. Mi sono rasato i capelli e messo l’orecchino, proprio come lui. Mi piace sacrificarmi per la squadra e dare sempre tutto".

Longo parla anche del suo impatto con il calcio dei grandi: "Rispetto alle giovanili è un'altra cosa, ma fa piacere confrontarsi con realtà così, l'anno scorso in Spagna avevo contro grandi campioni ma ora affronti il campionato italiano, sai le squadre che affronti". Il ragazzo si descrive come un tipo "caparbio, di personalità e carattere, che non molla e dà tutto per la squadra. Poi devo migliorare ovviamente un po' in tutto, però penso di potercela fare". Sull'impiego dei giovani in campionato: "La crisi ci darà un'opportunità, anche se l'Under 21 ha dimostrato di non essere da meno di altri. Quindi la fiducia ci vuole". Infine una battuta su Balotelli: "Bisogna aver rispetto di tutti, ma se vieni fischiato e non vieni accolto bene, nello sport ci sta".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 21 agosto 2013 alle 17:50
Autore: Lorenzo Buconi / Twitter: @LBuconi
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