Dopo l'impresa di Champions compiuta dai nerazzurri sul campo del Bayern, l'obbligo è quello di tornare con la testa al campionato, dove ci sarà da superare domani, ore 15,00 a San Siro, l'ostacolo Lecce, prima di lanciarsi verso un derby contro il Milan quantomai decisivo per il titolo finale. "Credo che l'ottimismo porti altro ottimismo e che la vittorie portino altre vittorie - ha esordito il tecnico Leonardo nella conferenza stampa della vigilia della sfida con i salentini -. L'Inter ha la consapevolezza di stare attraversando un momento decisivo della stagione. Il Lecce ha dimostrato, partita dopo partita, una crescita costante: domani non ci saranno né Chevanton né Di Michele, ma non per questo i nostri avversari rinunceranno a giocare a viso aperto, come hanno sempre fatto. Non ci aspettiamo affatto una partita facile". 

L'eccessiva allegria dopo la qualificazione ai quarti di Champions potrebbe essere un rischio per la sua Inter, ma Leo minimizza: "Non credo sia un problema. Certo è che se non ci fossimo concessi un po' di allegria subito dopo una vittoria così bella come quella conquistata sui tedeschi, non sarebbe stato normale. Allo stesso tempo, credo che l'Inter sia una squadra molto esperta, la cui caratteristica migliore è la concentrazione e la capacità di capire che cosa c'è da affrontare, con la consapevolezza che questo è un momento decisivo. Trovare un equilibrio tra euforia e concentrazione, questa è la chiave".

Tornando alla gara di Monaco di Baviera, l'allenatore nerazzurro spiega: "Di solito si parla sempre dopo la partita, condizionati chiaramente da quello che è accaduto in campo. Adesso sembra banale dire se me lo sentivo o meno che avremmo raggiunto la vittoria, ma credo che la squadra dimostrava una certa serenità nel cercare lucidamente la qualificazione. Io questo l'ho avvertito per tutto il corso della partita, poi puoi fare gol, puoi prenderne, può succedere di tutto, ma credo che, tranne i 20 minuti finali del primo tempo in cui la gestione psicologica è stata davvero difficile e abbiamo avuto meno controllo, la squadra c'è sempre stata e ha cercato di colpire nei momenti giusti".

Il brasiliano risponde anche ad una domanda riguardo Milito, ancora assente dalla lista dei convocati: "Diego deve compiere il suo programma. Noi non gli abbiamo messo fretta, lui è vero che ha avuto reazioni molto positive, è stato vicino a noi a Monaco, ma è vero anche che ha svolto una specie di preparazione estiva e avendo due settimane davanti per completare questo recupero è preferibile arrivi alla fine del percorso".

Tanti i diffidati in casa Inter nel match che precede il derby del 2 aprile. I nerazzurri a rischio squalifica sono Eto'o, Pazzini, Lucio e Nagatomo: "Questi giocatori sono diffidati adesso - ha spiegato Leonardo -, ma lo erano anche quando sono arrivato io, quindi non vedo questo come un problema fondamentale da gestire, tenendo anche conto dei giocatori infortunati".

Sull'assenza di Ranocchia, lasciato a casa così come il principe, il tecnico commenta: "Non è convocato perché non è in condizioni di giocare: ha giocato troppe partite ed è andato anche oltre quella che era la sua condizione, il suo ginocchio non ha problemi gravi e per quello domani non sarà in campo. Non è un voler risparmiare il giocatore, ma lui proprio non può giocare domani. Poi, pensando alla nazionale, credo anche che Cesare Prandelli sia una persona molto equilibrata in questo senso e questa credo sia una situazione che va studiata. Oggi, la condizione di Andrea, non ci dà possibilità di scelta: lui attualmente non può giocare e sono tre partite che gioca soffrendo un po'. In questo senso, credo che anche Prandelli voglia avere un giocatore sano in squadra quindi è una cosa sulla quale ci confronteremo".

Si passa a parlare quindi del sorteggio di Nyon e del prossimo avversario ai quarti di Champions, lo Schalke 04: "Credo che qualsiasi partita valida per un quarto di finale di Champions League non sia facile. Anche lo Schalke ha tanto entusiasmo: è una squadra che è cresciuta grazie agli investimenti fatti anno dopo anno. Nessuna fortuna o sfortuna, bisogna analizzare chi abbiamo pescato, una squadra che ha fatto benissimo in Bundesliga, che è arrivata avanti in Champions, che ha un grande portiere, un grande Raul e un grande Farfan. Comunque, stiamo parlando di Raul quando dobbiamo pensare a Corvia..".

Un pensiero inoltre sulle presunte dichiarazioni di José Mourinho che avrebbe detto "con lo Schalke, l'Inter ha la strada spianata verso Londra": "Non credo che Mourinho abbia detto esattamente così, perché lui è un uomo di calcio e sa quanto le partite possano essere impegnative - ha dichiarato Leonardo -. Noi siamo ottimisti pensando alle nostre forze, ma non in merito alle partite. Oggi però, ripeto, voglio parlare del Lecce perchè quella sarà una conferma ulteriore di quello che vogliamo, affrontando una squadra che se la gioca e che arriva a San Siro con entusiasmo".

Capitolo derby. L'Inter vi arriverà dopo la sosta delle nazionali che vedrà 16 giocatori nerazzurri convocati: "E' una situazione non semplice e che va gestita con il buon senso, ma anche lil Milan ha tanti giocatori convocati, meno dei nostri, ma sono comunque tanti", ha detto l'allenatore, che poi parla anche di Walter Samuel: "Mi auguro ci siano possibilità di vederlo in campo prima della fine della stagione", mentre sul bomber Eto'o chiarisce: "Non dico questo per caricarlo perché lui la sua carica ce l'ha già, ma semza ombra di dubbio Samuel è nel gruppo dei migliori calciatori del mondo, basterebbe vedere chi ha fatto come lui dal 2005 in poi...".

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 19 marzo 2011 alle 13:45 / Fonte: inter.it
Autore: Daniele Alfieri
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