C’è anche Gary Medel fra i personaggi pronti a rivoluzionare la stagione calcistica 2015-2016. Il magazine francese So Foot, nell’edizione in edicola questo mese, ha infatti inserito il centrocampista cileno dell’Inter nell’elenco dei 50 protagonisti del mondo del calcio che si apprestano a far parlare di sé, e tanto, nell’annata fresca di avvio. E per farlo, ha anche raccolto alcune testimonianze di ex compagni di squadra e allenatori che lo hanno conosciuto nel suo percorso di formazione, e che hanno ricordato le sue caratteristiche di guerriero tenace e combattivo, che dal Boca al Siviglia fino all’Inter ha sempre affrontato qualunque cosa e qualunque avversario senza alcuna paura, con lo stile grintoso di sempre.

 Il primo a parlare è Julian Escudé, suo compagno proprio nella formazione del Siviglia: “Era l’idolo del Sanchez Pizjuan, è un giocatore che esalta le folle e lui ha subito conquistato il pubblico con il suo impegno e la sua grinta. Non dava mai un pallone per perso. Il suo modo di giocare rispecchiava in un certo senso il carattere focoso degli andalusi. Non mollava niente, è piccolo quindi ha il baricentro basso e grazie a questo era sempre lì, addosso agli avversari, a morderne le caviglie. All’80esimo minuto di gioco, quando gli altri erano ormai cotti, lui era sempre lì a duellare. Si attaccava all’avversario, lottava per 15-20 metri e poi usciva col pallone fra i piedi”.

Mario Lepe, suo ex allenatore all’Universidad Catolica, ricorda invece un aneddoto legato al suo debutto da professionista quando gli toccò l’arduo compito di marcare un’istituzione del calcio cileno come l’ex attaccante di Lazio e Juventus Marcelo Salas: “Alla vigilia dell’incontro, un giornalista gli ha chiesto se era impressionato dal fatto di dover marcare Salas. Lui rispose che se avesse dovuto assestargli qualche colpo per fermarlo, non avrebbe esitato a farlo. Ed è successo veramente: fu espulso per un fallaccio ai danni del Matador”.  L’aggressività di Medel nasce principalmente dal suo luogo di provenienza, la Palmilla de Conchalì, zona disagiata di Santiago del Cile dominata dai narcos. Racconta ancora Lepe: “Davanti all’uscio di casa sua c’erano dei trafficanti di droga. Quando dice che senza il calcio sarebbe potuto diventare un narco anche lui non esagera”.

Prosegue il racconto José Sulantay, ex allenatore della Nazionale cilena Under 21: “Alla Palmilla non puoi porgere certo l’altra guancia. Ha imparato ad attaccare prima di essere attaccato, a reagire per non essere considerato un debole”. Un vissuto che ha reso difficile l’ambientamento all’Universidad Catolica, come spiega Alfonso Garces, il suo scopritore: “Parlava pochissimo, quasi mordeva. Emetteva dei suoni piuttosto che delle parole”. E che lo ha portato vicino all’esclusione dalla squadra nazionale dopo essere stato coinvolto in una rissa a Santiago nel 2007, come racconta Sulantay: “Ero a un passo dal cacciarlo, abbiamo avuto una discussione assai animata; ma poi ho capito che aveva diritto ad una seconda possibilità, che ha saputo cogliere”.

Sempre secondo Sulantay, Medel rispecchia alla perfezione lo spirito del popolo cileno: “Quando sono arrivati qui i conquistadores, si sono imbattuti nella tribù dei Mapuche, un popolo imbattibile. Non sono mai riusciti a sconfiggerli. Sono loro i nostri antenati, e questo ha creato delle caratteristiche che i cileni adorano: essere gente forte, dura, lottatrice, impossibile da sconfiggere. Medel è così; ha sempre avuto questo coraggio e questa capacità di affrontare le avversità che piacciono a tutti i cileni”.

Infine, il magazine si diverte a ricostruire quello che può essere l’exploit del Pitbull in questa stagione: “Si innervosirà tantissimo nel corso del derby col Milan strappando la maglia a Jérémy Menez coi denti. Roberto Mancini lo farà uscire prima della fine della partita, e lui andrà a rifugiarsi nel parcheggio dello stadio, dove si calmerà smontando degli pneumatici per poi mangiarseli. Immagini per cuori forti”. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 10 settembre 2015 alle 18:57
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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