Diego Forlán si presenta al pubblico nerazzurro. Dalla sala stampa di Appiano Gentile, la conferenza stampa di presentazione del neo acquisto dell'Inter:

"Sono arrivato all'Inter, in una squadra molto importante e per questo ci tengo soprattutto a ringraziare il presidente Moratti e i dirigenti di questo club. Questa è un'opportunità bellissima - esordisce l'ex Atlético, affiancato dal direttore tecnico Marco Branca e dal diesse Piero Ausilio -. Seguo da quando ero piccolo la Serie A e conosco i giocatori uruguaiani che hanno giocato qui. Mi piace vedere il gioco italiano e per me è un orgoglio giocare in questo campionato. Ho già giocato in club importanti, ma per me l'entusiasmo è lo stesso di sempre. Spero di far bene e di saper sfruttare questa opportunità".

Sui suoi 32 anni, un giornalista gli chiede se si sente 'vecchio': "Io mi sento bene - raccoglie il nostro sito -. Mi piace giocare davanti, devo parlare con l'allenatore e vedere quale posizione è adatta alla squadra. Sicuro di una maglia da titolare? In una squadra come l'Inter, nella quel ci sono tanti grandi campioni, la competizione è bella e occorre farsi trovare sempre nella condizione migliore aspettando le decisioni dell'allenatore".

Una domanda sui numerosi ruoli ricoperti nel reparto d'attacco e su come Diego potrebbe collocarsi negli schemi di Gasperini: "Non lo so - replica -. Nella Nazionale faccio il trequartista, sono comunque uno che gioca avanti. Al Villarreal, Atlético, Manchester giocavo prima punta. Ripeto, devo parlare con il mister per sapere cosa ha visto e dove posso giocare meglio secondo lui".

Un cronista chiede a Forlán se anche in Italia proverà a diventerà capocannoniere del campionato: "Io penso a fare bene, non ho mai pensato a vincere le scarpe d'oro. Ho pensato solo a fare il meglio per la squadra".

Su Eto'o e la sua eredità pesante: "Per me non è un problema, tutti sappiamo che Eto'o è un grande giocatore, ma la vita continua. I calciatori all'interno di una squadra cambiano spesso, io ho l'opportunità di farlo adesso e lo farò per vincere con questa squadra".

"L'Inter è stata la mia prima scelta, adesso devo dimostrare quello che valgo. Per me è un sogno che si avvera".

Si parla anche dell'approccio con la città di Milano: "Devo ancora conoscerla, ma da ciò che ho visto è molto bella".

Un commento anche sugli accostamenti ad altri club italiani: "In passato solo voci, nessuno a parte l'Inter mi ha cercato".

Nella squadra nerazzurra hanno già militato due calciatori uruguaiani, Alvaro Recoba e Ruben Sosa: "Si tratta di due grandissimi giocatori, proprio ieri ho parlato con Ruben e mi rivedo da piccolo quando lo guardavo giocare nell'Inter. Vorrei certamente essere in grado di creare lo stesso rapporto che aveva Recoba con il presidente Moratti: lo farò dimostrando il meglio sul campo e spero di conquistare così la sua fiducia"

Sul Milan favorito alla vittoria dello scudetto: "Ogni giocatore pensa che la propria squadra lo sia. Anche Brasile e Argentina erano favorite per la Coppa America, poi però ha vinto il mio Uruguay. Si possono dire tante cose, ma il calcio non è logica: a parlare sono i 90 minuti sul campo. Zarate? Lo conosco, perché l'ho visto giocare con la maglia della Lazio. È un grande giocatore, che potrà fare bene in squadra. Con Cambiasso ho giocato con l'Argentina. Con Diego Milito all'Independiente. Con Pupi in Nazionale".

 

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 01 settembre 2011 alle 12:30 / Fonte: inter.it - gazzetta.it
Autore: Daniele Alfieri
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