Allo Sherathon Hotel di Milano viene presentato oggi l'Integration Heroes Match che si terrà allo stadio Meazza il 23 maggio prossimo. "Lo sport è un veicolo di valori che possono essere portati a terra per intere generazioni - dice Ilaria D'Amico in conferenza stampa - Per questo in campo scenderanno non solo gli ex compagni e avversari di Samuel Eto'o, ma anche gli Integration Heroes. E' bellissimo ritrovare Samuel in questa situazione ed è bello sentirti raccontare il perché di questa iniziativa".

"Grazie a tutti - dice Eto'o - Non ci vedevamo da tanto tempo. Sono stato in tutti i campi del mondo ma qui ho scritto la parte migliore della mia vita. Questa partita si doveva giocare due anni fa, ma non abbiamo potuto organizzarla. Sono contento che da qui a pochi giorni potremo incontrarci e divertirci in un momento importante della vita, non solo del calcio. La mia vita è stata particolare. Sono nato in un continente e pochi anni dopo ho vissuto in un altro, l'Europa. Ho avuto l'opportunità di conoscere tante persone e questo spiega anche la partita che andremo a giocare. Ho avuto quasi tutto nella vita, ma tutti abbiamo sofferto di indifferenza e la cosa più importante che mi ha dato il calcio è unire la gente. E' quello che voglio fare con questa iniziativa. Mi scuso per il ritardo ma mi sono lanciato in un progetto un po' matto, che è dirigere la Federazione camerunese. Per cambiare il mondo serve gente un po' matta, io lo sono un po'. Io prendo sempre l'esempio dell'Inter, nessuno ci dava campioni nella Champions ma Mourinho unì una squadra di guerrieri e con questa idea voglio arrivare al Mondiale con un'altra mentalità. Chi vince non è un mostro, non viene da un altro pianeta. Io ho vinto un po' e ho visto quale cammino si fa per vincere. Per questo voglio portare umiltà nella Federazione, ma bisogna sognare e cambiare".

A Eto'o viene poi chiesto cosa gli sta insegnando l'avventura da dirigente. "Io non mi vedo come un politico. Ho sempre detto che sono un privilegiato perché il calcio non ha limiti, va più in là della politica. Non intendo fermarmi, voglio andare oltre la politica. In politica, per interessi, quel che oggi è bianco domani è nero. Da quando sono piccolo, non avevo un'idea delle differenze tra bianco e nero. Nel mio continente avevo visto solo una cosa, quando sono arrivato in Europa ero scioccato. Una volta grande ero nero, ma con i soldi e allora mi vedevano come un bianco. Era più facile. Ora mi chiedo che responsabilità ho in questa società. Bisogna trovare il modo di parlare, la maniera migliore di farlo per un calciatore è su un campo di calcio. I bambini verranno a vedere le stelle che giocano, ma vedranno che c'è un motivo che va più in là della vittoria di una partita".

In ultimo Eto'o parla di scuola ed educazione. "L'educazione nella scuola è limitata, la migliore è in casa. Il bambino ripete quel che ascolta in casa. Invito mamme e papà al campo, hanno un ruolo più importante di un professore. Io ho i miei figli che cresco facendogli capire che sono uguali agli altri che non hanno opportunità nella vita".

L'ex attaccante si inserisce poi nella discussione riguardante le differenze di genere. "A volte è più difficile per le ragazze che per i ragazzi, ma abbiamo la possibilità di dimostrare che siamo uomini. Ho vissuto cose molto dure, Quando entro a casa il capo della casa è mia moglie. La forza della società è basata sulla donna. Quando sono arrivato in Federazione ho chiesto il 50% di donne e 50% di uomini. In Europa siamo più avanti, in Africa meno. Ma sono orgoglioso perché io voglio aiutare anche in questo senso e voglio andare oltre i limiti".

"Tutti mi dicevano di non venire in Italia perché era un Paese razzista e invece ho trovato uno dei Paesi meno razzisti. Dobbiamo continuare a lottare, ma questo è quel che ho visto", è la chiosa di Eto'o a fine conferenza.

Iniziano poi le domande dalla platea. "Io sono disponibile a fre queste iniziative ogni anno, ma devono essere coinvolti tutti. La prima cosa da fare è venire tutti il 23 maggio al Meazza - dice Eto'o - Ci sarà anche Shevchenko. Parleremo dell'Ucraina? Io mi limito a unire le persone. Ci saranno anche delle calciatrici, per me è una cosa normale".

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 06 maggio 2022 alle 11:45
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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