Tuttosport pubblica oggi un'intervista all'ex presidente interista Ernesto Pellegrini, che due sere fa è stato padrone di casa di una cena organizzata per festeggiare la Coppa Uefa conquistata nel 1991 assieme ai giocatori che facevano parte di quella rosa. Pellegrini racconta che gli incontri, se possibile, avvengono ogni anno con alcuni ex calciatori, ma il trentennale del trionfo europeo era stato rinviato causa Covid. 

Tra gli invitati anche Beppe Marotta, con cui Pellegrini racconta di conoscersi "da una vita" e a cui ha prospettato l'idea di una cena con i giocatori di oggi. Tra quelli di ieri c'è invece Riccardo Ferri, da poco tornato all'Inter come club manager. "Un ragazzo stupendo, di sani principi, che si applica e che vuole bene davvero all’Inter. Sicuramente apporterà dei miglioramenti - dice Pellegrini - Se ci sono campioni anche oggi? Penso di sì. Non dobbiamo dimenticare l'assenza del miglior attaccante del mondo: Romelu Lukaku. Con lui cambieranno molto le cose e torneranno i risultati positivi. Ci sono tanti calciatori forti, ma le dico Barella. Per me è un piccolo Matthaeus".

Pellegrini evita polemiche rispetto alla condotta attuale di Suning rispetto al suo periodo di presidenza, in cui cercò a più riprese di rafforzare la squadra. "Momenti sicuramente diversi nel calcio. Io non ho mai venduto nessuno alla concorrenza, acquistavo e basta per provare a rinforzare la rosa. Ma non voglio commentare l’operato altrui, ognuno è libero di portare avanti la politica che ritiene più opportuna - dice - Ai miei tempi c’era più romanticismo. Noi eravamo davvero una famiglia: i calciatori mi abbracciavano perché mi volevano sinceramente bene! Nessuno fingeva o studiava il tutto a tavolino".

Sezione: Focus / Data: Ven 23 settembre 2022 alle 09:38
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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